Fare un bagno caldo su base giornaliera può essere un’alternativa al trattamento della depressione, anche migliore rispetto alla pratica dell’attività fisica. Lo afferma uno studio dell’Università di Friburgo in Germania. Secondo lo studio, solo otto settimane di trattamento sono state sufficienti per migliorare significativamente l’umore dei partecipanti. La spiegazione del fenomeno è legata al ritmo circadiano, ovvero le fluttuazioni quotidiane del comportamento e della biochimica che colpiscono i nostri organi, incluso il cervello.
I ricercatori ritengono che l’aumento della temperatura corporea possa riadattare il ciclo biologico nelle persone depresse e alleviare i sintomi come l’insonnia. La temperatura corporea è solitamente più alta durante il giorno, diminuendo durante il periodo notturno. Questa stagione autunnale è fondamentale per preparare il corpo a riposare in quanto promuove il rilascio di melatonina, noto come ormone del sonno. Studi precedenti hanno evidenziato che il bagno caldo (fino a 18°C) esercita un effetto positivo sulla routine notturna, dilatando i vasi sanguigni della pelle, che aiuta l’organismo a eliminare l’eccesso di calore.
Per raggiungere questo risultato, il team ha reclutato 45 persone con diagnosi di depressione, dividendoli in due gruppi: nel primo, i partecipanti sono stati invitati a immergersi ogni giorno in acqua calda (40°C), rimanendovi per 30 minuti. Il secondo gruppo è stato incaricato di fare da 40 a 45 minuti di esercizio aerobico due volte a settimana. Alla fine dell’ottava settimana, i ricercatori hanno misurato i punteggi di umore dei partecipanti.
I risultati hanno mostrato che gli individui nel gruppo da bagno avevano una media di sei punti in più rispetto al valore misurato all’inizio dell’esperimento. Chi faceva attività fisica ha ottenuto solo tre punti sopra l’indice iniziale. Dalla scoperta, gli scienziati hanno capito che i bagni possono essere più efficaci nello stimolare l’umore.
Nonostante i risultati, il team avverte che lo studio era su piccola scala e potrebbe non comprendere tutte le caratteristiche dei pazienti con depressione, e sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se questo effetto possa essere esteso ad altre popolazioni.
Una revisione di studi pubblicati nel 2016 ha rivelato che la fototerapia, che era già nota come trattamento per la depressione stagionale – un disturbo che si manifesta specialmente in inverno – potrebbe anche essere un’opzione per altri tipi di depressione.
I ricercatori sono stati in grado di determinare che l’esposizione mattutina alla luce solare aiuta a rafforzare i ritmi circadiani, alleviando i sintomi della malattia. Nonostante questo, sottolineano che il funzionamento della terapia dovrebbe essere fatto per due-cinque settimane e come terapia singola (monoterapia).
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