News

Rilevate le immagini a raggi X del quasar più lontano mai rilevato nell’universo osservabile

Un team internazionale di astronomi è riuscito a catturare immagini a raggi X del quasar più lontano mai rilevato, J0439 + 1634, con l’aiuto dell’osservatorio spaziale XMM-Newton dell’Agenzia spaziale europea. I risultati dello studio sono stati pubblicati il 20 dicembre sul server di prestampa arXiv.

Secondo un rapporto, i quasar sono “nuclei galattici attivi estremamente luminosi contenenti buchi neri centrali supermassicci con dischi di accrescimento“. Di questi, quelli che rappresentano il maggior interesse per gli astronomi sono quelli con redshift maggiore di 5,0, poiché sono solitamente i più luminosi e distanti nell’universo osservabile.

 

I quasar ad alto redshift

I ricercatori hanno notato che i loro spettri possono aiutare a stimare la massa dei buchi neri supermassicci che limitano l’evoluzione e la formazione dei quasar. “Pertanto, i quasar ad alto redshift potrebbero servire come un potente strumento per sondare l’universo primordiale“, hanno sottolineato.

Allo stesso modo, J0439 + 1634, essendo il primo quasar noto con un alto redshift di 6,52 e con un effetto cosmico chiamato lente gravitazionale, si è rivelato un bersaglio perfetto per lo studio a raggi X di un oggetto quasi stellare, un’altra forma di quasar.

Il team, guidato da Jinyi Yang dell’Università dell’Arizona, ha esplorato l’oggetto con il sistema EPIC (European Photon Imaging Camera) installato presso XMM-Newton e ha studiato le proprietà dei raggi X che possiede utilizzando l’analisi spettrale. I ricercatori hanno determinato che la sua pendenza spettrale ottica dei raggi X è di circa -2,07, un fattore che indica che l’emissione di raggi X da questo quasar è “subluminosa di un fattore 18“.

Attraverso le loro molteplici osservazioni e parametri rilevati, il team ha concluso che si tratta del primo quasar “BAL [Wide Absorption Line] a raggi X debole con uno spostamento verso il rosso maggiore di 6,0” osservato spettroscopicamente, a volte è anche il primo “altamente oscurato con X”. Il rapporto osserva che gli astronomi “presumono che questa fonte potrebbe essere un quasar intrinsecamente debole ai raggi X“.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

WhatsApp porta in campo nuovi strumenti per le GIF

Dopo aver ridisegnato la sezione delle GIF e degli sticker per renderla più funzionale, WhatsApp continua a migliorarla portando in…

15 Novembre 2024

Uova contro il colesterolo e a protezione del cervello

Un nuovo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e le uova, o perlomeno della lotta per capire se fanno bene o…

15 Novembre 2024

Dal video alla sala operatoria: i robot e il futuro della chirurgia autonoma

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha portato enormi progressi nella medicina e, in particolare, nella chirurgia assistita da robot.…

15 Novembre 2024

Potere dell’Olfatto: come gli esseri umani rilevano cambiamenti chimici negli odori

Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…

15 Novembre 2024

Esercizio e crescita dei nervi: l’impatto biochimico e fisico

L'esercizio fisico è noto per i suoi benefici sul sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SNP), supportando la crescita e…

15 Novembre 2024

Cellule gliali nella depressione e nella schizofrenia: nuove prospettive di ricerca

Le cellule gliali, che svolgono funzioni essenziali di supporto nel sistema nervoso centrale, sono oggi al centro di un crescente…

14 Novembre 2024