Tra gli anfibi la rana è di certo uno di quelli che fa più simpatia, probabilmente perché ne sono state fatte numerose riproduzioni come soprammobili oppure perché al suo simile, il rospo, sono associate le più belle trasformazioni delle favole. Tuttavia questa volta non stimo parlando di un qualcosa creato in laboratorio: la rana di vetro, chiamata cosi per il suo corpo trasparente esiste davvero in natura ed è stato scoperto anche piuttosto tardi.
La sua particolarità sta appunto nel rivestimento che lascia intravedere tutti gli organi interni, senza alcun bisogno di radiografia. La trasparenza fornisce una forma di mimetizzazione particolarmente utile per aumentare la crisi criptica negli animali immobili. Questa particolarità la hanno molti animali, ma non si era mai vista nei vertebrati in quanto i globuli rossi attenuano la luce.
Un nuovo studio ha scoperto che le rane di vetro sono in grado di mantenere la loro trasparenza grazie al fatto che riescono a nascondere i globuli rossi e quindi il sangue nel fegato. Questa strategia consente alle rane di raggiungere la trasparenza quando sono le più vulnerabili. La comprensione di questo processo di impaccamento del fegato può informare la nostra comprensione dell’emodinamica in modo più ampio. Questa trasparenza, tale da sembrare vetro, in realtà non è dovuto al poco ispessimento della pelle bensì alla mancanza di pigmento della stessa che lascia intravedere l’apparato interno della rana.
Non è solo per la loro pelle che questi anfibi si fanno notare rispetto a tutti i loro simili. Facendo particolare attenzione al metodo di riproduzione proprio di questa specie, noteremo che i maschi della specie lanciano dei richiami specifici alle femmine per attirare la loro attenzione. Questi versi sonori provengono spesso dalle foglie degli alberi, dove le rane maschi appunto si nascondono, spesso adiacenti a pozze o corsi di acqua. Saranno gli esemplari maschili inoltre a vegliare le uova dei piccoli fino alla loro schiusa. Questa dipendenza assoluta dall’ambiente rende questa rana molto delicata: non a caso è una delle specie a rischio sul pianeta, proprio perché le condizioni dell’ambiente si stanno deteriorando progressivamente.
La colpa è, come quasi sempre accade, dell’uomo: le opere di disboscamento e di costruzione di edifici e strade stanno progressivamente riducendo il verde e soprattutto sporcando i corsi di acqua. Utilizzando l’imaging fotoacustico per tracciare i globuli rossi in vivo, i ricercatori hanno dimostrato che le rane di vetro a riposo aumentano la trasparenza da due a tre volte rimuovendo circa l’89% dei loro globuli rossi dalla circolazione e impacchettandoli nel loro fegato. La trasparenza dei vertebrati richiede quindi sia tessuti trasparenti sia meccanismi attivi che “puliscano” i pigmenti respiratori da questi tessuti.
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