Foto di Noel Bauza da Pixabay
Lo scorso 3 novembre una tempesta solare ha provocato una crepa nel campo magnetico terrestre dando vita ad una spettacolare e rara aurora boreale rosa. Il buco temporaneo nel campo magnetico ha infatti permesso alle particelle ad alta carica energetica di penetrare maggiormente in profondità nell’atmosfera terrestre dando vita alla rara aurora boreale.
Lo straordinario spettacolo di luci è stato fotografato da Markus Varik, una guida turistica specializzata in avvistamenti dell’aurora boreale, del tour operator Greenlander, con sede vicino a Tromsø in Norvegia. La rara aurora boreale rosa è apparsa nei cieli norvegesi intorno alle 18:00 ora locale e ha avuti una durata di circa 2 minuti, come ha affermato lo stesso Varik.
Varik ha dichiarati che si è trattato delle “aurore rosa più forti che abbia mai visto in più di un decennio di tour guidati”. Le aurore rosa sono emerse poco dopo la comparsa di una piccola crepa nella magnetosfera, il campo magnetico invisibile che circonda la Terra, generato dal nucleo metallico fluido del pianeta. I ricercatori hanno infatti rilevato l’evento dopo che una tempesta solare di classe G-1 ha colpito la Terra il 3 novembre.
Le aurore si formano quando flussi di particelle cariche altamente energetiche, note come vento solare, passano intorno alla magnetosfera. In genere hanno colorazioni che nei toni del verde, poiché gli atomi di ossigeno, abbondanti nella parte dell’atmosfera che normalmente raggiunge il vento solare, emettono quella tonalità quando sono eccitati dalle particelle ad alta energia provenienti dai venti solari.
Questa recente tempesta solare ha invece provocato una crepa nella magnetosfera terrestre ha consentito al vento solare di penetrare al di sotto della soglia usuale di circa 100 chilometri, dove l’azoto è il gas più abbondante. Come risultato l’aurora boreale era di un colore rosa neon. Inoltre la forte tempesta solare ha fatto si che vi fossero anche delle regolari aurore verdi, più intense del solito, che sono andate avanti per tutta la notte. Il buco nella magnetosfera si è chiuso in circa 6 ore.
Foto di Noel Bauza da Pixabay
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