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Rinvenuti i resti fossili di tre specie di “ratti delle nuvole” giganti nelle Filippine

Gli scienziati hanno scoperto tre nuove specie di “ratti delle nuvole” giganti grandi il doppio di uno scoiattolo grigio. Hanno inoltre affermato che queste “specie di ratti delle nuvole giganti” vagavano nelle Filippine decine di migliaia di anni fa. Gli scienziati hanno effettuato l’analisi sulla base di ossa e denti di ratti delle nuvole giganti. Le specie erano soffici e avevano code grandi e folte e lo studio è stato pubblicato sul Journal of Mammology.

I ricercatori ritengono che gli esseri umani possano aver avuto un ruolo nella loro improvvisa estinzione poiché la sequenza temporale coincide con la comparsa di ceramiche e strumenti di pietra neolitici e con l’introduzione nelle Filippine di cani, maiali domestici e probabilmente scimmie.

Larry Heaney, il curatore dei mammiferi al Field Museum di Chicago, ha detto che i ratti più grandi sarebbero sembrati quasi una marmotta con una coda di scoiattolo. Ha inoltre affermato che i fossili di queste specie mostrano che la biodiversità era ancora maggiore nel passato. Le specie fossili sono state trovate nella grotta di Callao, dove è stato scoperto l’Homo luzonensis nel 2019, e in diverse grotte più piccole adiacenti a Penablanca, nella provincia di Cagayan.

 

Antichi roditori riportati alla luce

Alcuni fossili sono stati portati alla luce nello stesso strato in cui è stato trovato l’homo luzonensis, dunque i roditori vissero sul nostro pianeta circa 70.000 anni fa. Gli scienziati hanno affermato che finora non c’erano informazioni sui fossili di mammiferi di piccole dimensioni.

La ragione probabilmente è che la ricerca si era concentrata su siti all’aperto dove si sapeva che le faune di grandi mammiferi fossili erano state conservate, piuttosto che sull’attenta vagliatura dei depositi di grotte che preservano una gamma più ampia di dimensioni di vertebrati, inclusi i denti e le ossa di roditori.

Foto di Klaus Rudloff via Pinterest

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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