La scorsa settimana è stata raggiunto un nuovo importante obiettivo nello sviluppo della tecnologia AR. Il nuovo dispositivo mostra infatti quanto lontano sia arrivato il campo negli ultimi decenni il campo della realtà aumentata. Mojo Vision ha infatti eseguito il suo primo test di una lente a contatto in realtà aumentata.
Nel laboratorio di ricerca di Mojo Vision a Saratoga, in California, e stato infatti eseguito il primo test vero e proprio su un essere umano del dispositivo per la realtà aumentata da indossare direttamente negli occhi.
Non si è trattato dunque di un test al banco con hardware di grandi dimensioni e fili penzolanti, ma di un vero e proprio test autentico di una lente a contatto AR indossata per la prima volta direttamente sull’occhio di una persona reale.
Il nuovo dispositivo di Mojo Vision, le Mojo Lens, è davvero una nuova pietra miliare nella tecnologia della realtà aumentata. È stato infatti molto difficile creare una lente a contatto AR, considerando tutte le difficoltà che una sfida del genere comporta.
Fino alla scorsa settimana infatti, era quasi pura fantascienza immaginare i mettere un display ad alta risoluzione su una minuscola lente trasparente. E questa non era nemmeno la sfida più impossibile. La parte più difficile è che la minuscola lente, che deve essere posizionata comodamente sull’occhio umano, deve comunicare in modalità wireless con dispositivi esterni ed essere completamente alimentata senza alcun tipo di legame fisico. Eppure, nonostante le immense difficoltà, Mojo Vision ce l’ha fatta e lo ha dimostrato con questo ultimo test.
Inoltre le lenti a contatto per la realtà aumentata di Mojo Vision hanno una tecnologia del display impressionante. Secondo la società, si tratta infatti di un display microLED da 14.000 pixel per pollice con un pixel pitch di 1,8 micron. Paragonandola ad un moderno iPhone per rendere l’idea, l’hardware del display Mojo Lens ha una densità di pixel circa 30 volte superiore a quella di un nuovo iPhone.
Inoltre, le Mojo Lens includono un processore ARM con un trasmettitore radio a 5 Ghz. E non finisce qui, ci saranno infatti anche un accelerometro, giroscopio e magnetometro per monitorare i movimenti oculari.
Ma la sfida più grande è stata quella di alimentare un dispositivo da indossare direttamente nell’occhio. Non c’è in effetti spazio per delle grandi batterie. Secondo l’azienda, la lente Mojo include microbatterie di livello medico. Non è chiaro quale sia l’attuale durata della batteria per il prototipo attuale, ma secondo Mojo, l’obiettivo del loro prodotto è la gestione dell’alimentazione che consenta l’utilizzo per tutto il giorno.
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