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La realtà non è oggettiva (e la fisica quantistica lo dimostra per la prima volta)

La fisica quantistica ha appena dimostrato di essere solo la teoria: la realtà non è oggettiva. In determinate condizioni, due persone possono osservare lo stesso evento e vedere accadere due cose diverse. Sì, entrambe sono corrette.

I fisici dell’Università Heriot-Watt in Scozia hanno dimostrato per la prima volta come due persone possano sperimentare realtà diverse ricreando una classica esperienza mentale della fisica quantistica. Il documento scientifico è disponibile su arXiv.

 

La ricerca

L’esperimento in questione coinvolge due persone che osservano lo stesso fotone – la più piccola unità di luce quantificabile che può agire come una particella o un’onda in condizioni diverse. In effetti, il fotone può comportarsi in entrambi i modi. Tuttavia, fino a quando qualcuno lo osserva per determinare quale ha adottato, si dice che il fotone esiste in sovrapposizione – cioè, entrambe le condizioni sono vere allo stesso tempo.

In questo esperimento, uno scienziato analizza tranquillamente il fotone e ne determina l’allineamento mentre un altro scienziato, ignaro di questa prima misurazione, conferma se il fotone esiste ancora in sovrapposizione quantistica o meno. Di conseguenza, ciascuno degli scienziati ha sperimentato una realtà diversa: ed entrambi sono, tecnicamente, certi.

Portare la teoria a un esperimento implica un set up sperimentale con laser, divisori di fascio di luce e un set di sei fotoni misurati da varie apparecchiature, spiega ScienceAlert. Secondo MIT Tech, un team di scienziati aveva precedentemente creato questa configurazione sperimentale. Tuttavia, questa è la prima volta che qualcuno ha reso l’esperienza possibile.

Il documento scientifico non è stato ancora esaminato o pubblicato su una rivista scientifica. Ma, nonostante questo, tali scoperte sono la prova che, quando si parla di fisica quantistica, potrebbe non esserci una realtà oggettiva condivisa da due o più persone.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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