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Recensione Asus ZenFone 6: ottime prestazioni e flip camera

Asus ZenFone 6 è indubbiamente uno smartphone destinato a far parlare di sé per moltissimo tempo, sia per le prestazioni d’altissimo livello, che naturalmente per la presenza di un comparto fotografico dotato di un tratto distintivo unico nel suo genere.

Le dimensioni dello smartphone sono perfettamente in linea con i terminali della stessa specie, 159,1 x 75,44 x 9,2 millimetri di spessore ed un peso complessivo di 190 grammi. La cover posteriore, realizzata interamente in vetro, ne facilita l’utilizzo con una sola mano, non rendendolo particolarmente scivoloso o di difficoltosa portabilità. Da segnalare la presenza del jack audio da 3,5 millimetri, nonché del led di notifica (molto luminoso) nella parte anteriore del dispositivo.

 

Asus ZenFone 6: caratteristiche tecniche

ll display da 6.4 pollici è un IPS LCD con risoluzione 2340 x 1080 pixel, gorilla glass 6 403 ppi. Indubbiamente avremmo apprezzato maggiormente un AMOLED, come il concorrente Oppo Reno 2, nel complesso però le prestazioni si sono rivelate in linea con le aspettative ed abbastanza soddisfacenti.

Ciò che Asus non ha investito nello schermo ha deciso di giocarselo con il processore, un Qualcomm Snapdragon 855, con GPU Adreno 640 6GB di RAM (presente anche la versione da 8GB). Di meglio, almeno al momento, è difficile trovare, il componente installato permette tranquillamente di giocare con qualsiasi applicazione e di compiere tutte le operazioni senza problemi in assoluta libertà.

Il sensore per le impronte digitali è stato posto nella back cover, il funzionamento è perfetto (non abbiamo riscontrato difficoltà o ritardi), forse leggermente scomodo in quanto la tendenza del momento consiste proprio nell’inserimento dello sblocco esattamente sotto il display.

Concludono le specifiche tecniche 64GB di memoria interna (disponibili varie versioni) espandibili fino a 2048GB, NFC, GPS, Type-C 2.0, WiFi 802.11 e Bluetooth 5.0.

Asus Zenfone 6: fotocamera

Il comparto fotografico rappresenta sicuramente il tratto distintivo dell’Asus Zenfone 6, è presente la cosiddetta flip camera che permetterà di utilizzare esattamente gli stessi sensori sia come fotocamera posteriore che anteriore. Il tutto è composto da 48MP con apertura F1.79 e 79° di ampiezza di visuale, affiancato da una comoda grandangolare (125° di visuale) da 13 megapixel e apertura F2.4.

I risultati sono buoni, anche se forse ha la tendenza a snaturare leggermente i colori negli scatti con scarsa luminosità; la risoluzione massima delle fotografie è di 8000×6000 pixel, lo zoom è solamente digitale fino a 4X. L’idea di Asus è stata quella di cercare di ridurre al massimo il rumore combinando 4 pixel in 1 nell’estremo tentativo di fornire maggiore luminosità, esperimento in parte riuscito, anche se non ne siamo usciti soddisfatti al 100%.

I video sono realizzati con qualità massima 4K 2160p 60fps (limite di 2 minuti, 4K a 30fps limite di 10 minuti) con possibilità di registrare anche slow motion fino a 480fps. Sebbene la stabilizzazione sia solamente digitale, i nostri test hanno dimostrato una grandissima facilità di utilizzo anche per riprese a mano libera; a differenza di altri dispositivi, il filmato non presenta alcuno scatto o lag, di conseguenza possiamo davvero ritenerci soddisfatti. Unico neo l’impossibilità di scambiare le fotocamere in fase di registrazione, sarà necessario interromperla ed avviare un nuovo video.

Un intero paragrafo va dedicato alla flip camera, soluzione davvero originale ed unica in tutto il settore della telefonia mobile. I possibili utilizzi sono tantissimi, a partire dalla realizzazione di una panoramica senza dover muovere lo smartphone, fino alla registrazione di video (ad esempio i soffitti); per ottenere una inquadratura di questo tipo basterà premere un pulsante e far si che la fotocamera ruoti e si posizioni parallelamente al terreno (davvero una comodità). In tutto questo segnaliamo anche il riconoscimento facciale in 2D, basterà uno swipe verso l’alto dalla schermata di standby che la fotocamera ruoterà fino ad inquadrare il vostro viso.

 

ZenFone 6: software e batteria

Il sistema operativo è Android 9.0 con personalizzazione grafica ZenUI 6 Pie, molto pulita e ben fatta non ha presentato particolari lag o difficoltà da segnalare. Il terminale non è impermeabile e non presenta la ricarica wireless, abbiamo notato un piccolo problema con la capsula auricolare; durante le chiamate, infatti, il volume nell’orecchio era relativamente basso, quando invece veniva amplificato nell’area circostante (in pratica lo si sentiva poco in cuffia, ma tanto da chi ci stava attorno).

Molto utile è il tasto multiuso (posto sul lato destro dello smartphone), completamente personalizzabile, permette di accedere rapidamente ad un’applicazione a piacimento o avviare funzioni in 3 modalità differenti, di base è assegnato a Google Assistant.

La batteria è da 5000mAh, con Quickcharge 4.0 da 18W, ricarica completa in 2,20 ore circa. La durata è super, sia chiaro non è un battery phone, ma se lo utilizzerete con la mia stessa intensità vi posso assicurare che potreste anche superare le 48 ore senza doverlo ricaricare; nel caso in cui invece utilizziate molto il GPS e giochiate molto, almeno 36 ore le farà sicuramente.

 

ZenFone 6: aspetti positivi e negativi

L’Asus ZenFone 6 è indubbiamente un ottimo dispositivo, anche se con qualche piccola defezione, considerato che comunque oggi lo troviamo in vendita ancora a circa 500 euro. Gli aspetti positivi sono:

  • Processore da top di gamma assoluto, di meglio era davvero difficile fare.
  • Fotocamera unica nel suo genere, il meccanismo (sperando che non si rompa presto) è molto comodo anche per la registrazione video.
  • Batteria super, i 5000mAh vi assicurano una durata complessiva superiore alla media, anche se non ai livelli di un battery phone.
  • Video molto stabili e ben bilanciati.
  • Tasto multiuso comodissimo e personalizzabile a piacimento.

Trovandone di negativi, invece:

  • Fotografie in condizioni di scarsa luminosità leggermente “povere” di colori, per raggiungere buoni risultati è necessario attivare la modalità HDR++.
  • Sensore per le impronte digitali posto nella parte posteriore del terminale.
  • Display LCD, buona qualità indubbiamente, ma resta sempre un IPS LCD.
  • Piccolo problema con la capsula auricolare.

Tutte le altre considerazioni le potete trovare direttamente nella nostra recensione completa pubblicata qui sotto.

Denis Dosi

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