Disponibile sul mercato da ormai qualche anno, la Canon Eos 7D Mark II è ancora oggi la migliore reflex in circolazione per svariati motivi. La qualità degli scatti, sebbene abbia la tendenza a sottoesporre le immagini, è decisamente superiore rispetto alle ultime top di gamma lanciate nel corso del 2019.
Dotata di dimensioni generose (148,6 x 112,4 x 78,2 millimetri), la Canon Eos 7D Mark II nasce come reflex da utilizzare con cavalletto o a mano libera, attenzione solamente al peso complessivo elevato, pari a circa 910 grammi (con obiettivo incluso). Il corpo macchina è realizzato interamente in lega di magnesio con guarnizioni contro acqua e polvere, il terminale non è impermeabile, ma se si schizzerà o lo utilizzerete sotto la pioggia non si dovrebbe rompere. Superiormente è stato integrato un flash, presente di default quando acquistate la macchina, ma è da segnalare la presenza dell’apposito slot per la connessione per il flash esterno sul lato sinistro.
Il sensore è da 20,2 megapixel (filtro passa-basso con rivestimento al fluoro e rapporto 3:2) con sensore di misurazione da 150’000 pixel, questi è in grado di suddividere la scena in 252 aree ed analizzarle una per una, in modo da attivare le migliori impostazioni possibili. Il rilevamento IR, inoltre, considera la luce infrarossi come luce nella parte visibile dello spettro, nella speranza di riuscire ad eseguire scatti migliori in situazioni non convenzionali.
La sensibilità ISO può essere spinta fino a 16’000, anche se si consiglia di non sforare la comfort zone per non ricadere in scatti pieni di “rumore”. L’idea di Canon era di eliminare completamente il noiosissimo flicker o gli sfarfallii in generale, per questo motivo il terminale analizzerà la scena ed aspetterà il momento giusto per scattare la fotografia. E’ presente naturalmente la modalità HDR, vengono realizzati 3 scatti in rapida successione con esposizioni differenti, poi uniti assieme nella realizzazione di un’unica soluzione.
Interessante la modalità esposizione multipla, utile per sovrapporre tante immagini di un soggetto in movimento sempre in un unico scatto. Il processore che regola la Canon Eos 7D Mark II è un Digic 6, sicuramente più reattivo e dai ritardi minimi rispetto ai modelli precedenti; il buffer è molto rapido, la macchina è in grado di scattare istantanee fino a 10 fotogrammi al secondo con messa a fuoco/esposizione automatiche.
Quest’ultima sfrutta la tecnologia ITR ed offre all’utente un menù dalle enormi possibilità di personalizzazione in relazione alla scena che si andrà ad inquadrare. L’ITR utilizza le informazioni sui colori ed i volti con il chiaro intento di continuare a metterli a fuoco nel movimento complessivo del fotogramma.
Il GPS integrato permette di localizzare gli scatti, importanti sono per ultimi gli scatti a intervalli, da sfruttare per realizzare simpatici time-lapse in quanto vengono scattate istantanee distanziate l’una dall’altra per un determinato intervallo temporale.
La connettività della Canon Eos 7D Mark II è in linea con le aspettative, sul lato sinistro si possono infatti trovare l’uscita HDMI, l’ingresso per microfono esterno e cuffie, nonché la USB per il collegamento al computer. La memoria interna è gestita interamente sul lato destro, sono presenti due slot un SD e un CF. Tutto è regolato da una batteria agli ioni di litio che garantirà una durata della carica complessiva pari a circa 640 scatti.
Posteriormente, ad affiancare i tantissimi pulsanti per le personalizzazioni, troviamo il monitor LCD TFT da 3 pollici (non orientabile o touchscreen) con sensore di luminosità automatica ed angolo di visuale di 170°.
In dotazione abbiamo avuto l’ottica EF-S 17-55 mm con apertura F2.8 e stabilizzatore ottico integrato. L’utilizzo è molto vario, si possono ottenere ottimi risultati sia in grandangolari che in ritratti veri e propri (con una sfocatura dello sfondo davvero notevole); l’unica pecca riguarda una certa tendenza a sottoesporre le immagini.
La Canon Eos 7D Mark II non è nata per realizzare video, infatti può registrare solamente in FullHD a 60FPS (con slow motion allo stesso frame rate), senza raggiungere il 4K. La messa a fuoco è ottima, fino a 65 punti per gli scatti, con il Dual Pixel CMOS per le riprese video (ogni pixel viene diviso in due fotodiodi che vengono analizzati singolarmente o assieme per il fuoco perfetto). I risultati ad ogni modo sono stati abbastanza soddisfacenti. Altra nota negativa è la grande rumorosità dell’otturatore e della messa a fuoco in generale, se registrate senza microfono esterno si sentirà tantissimo.
Arriviamo al dunque, la Canon Eos 7D Mark II vale ancora 1300 euro? la risposta è sicuramente positiva per i seguenti motivi:
Chiaramente sono presenti anche aspetti negativi:
Se volete scoprirla da vicino ed ascoltare le nostre considerazioni in merito, qui sotto trovate la videorecensione approfondita.
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