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Recensione DJI Robomaster S1: il robot per l’apprendimento digitale

Il DJI Robomaster S1 è il primo robot per l’apprendimento digitale pensato ed ideato per un pubblico molto ampio, traendo ispirazione da una delle competizioni più famose in tutto il mondo. Il suo obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi ed i neofiti al mondo della programmazione, appoggiandosi a due linguaggi in particolare: Phyton Scratch.

Il prodotto viene recapitato completamente smontato, la sfida ed il divertimento iniziano già dal primo momento, quando l’utente si ritrova a dover costruire pezzo per pezzo il robot. Le istruzioni sono sicuramente ben fatte (sono presenti oltre 70 passaggi da seguire attentamente) e chiare, il tempo di realizzazione varia in relazione alla vostra manualità, vi possiamo solamente dire che, considerati gli oltre 100 pezzi di cui è composto, in 2 persone abbiamo impiegato un paio d’ore per l’assemblaggio.

Il dispositivo è di medie dimensioni (320 x 240 x 270 millimetri), presenta oltre 31 sensori dislocati sull’intero perimetro, una piccola fotocamera e due cannoni da utilizzare nel corso delle sfide con gli altri utenti. In confezione troviamo un’intero flacone di pallini gel di diametro 5,8-6,8mm, da sparare con il suddetto; questi devono essere lasciati in ammollo nell’acqua per diverse ore prima del loro utilizzo, una volta sparati si dissolveranno in pochissimi secondi, quindi sono completamente inoffensivi.

 

DJI Robomaster S1: caratteristiche tecniche

Lo scopo del DJI Robomaster S1 è quello di avvicinare gli utenti al mondo della programmazione, l’applicazione ufficiale è interamente realizzata in lingua inglese, e permette di programmare azioni specifiche da far compiere al robot, offrendo all’utente piena libertà d’azione. In confezione si trovano segnali numerati ed un nastro adesivo colorato, i loro utilizzi sono fondamentali proprio nelle azioni programmabili, poiché il robot potrà seguire una linea in autonomia, o cercare in una stanza i cartelli numerati.

linguaggi utilizzabili sono Scratch Python, il primo è maggiormente consigliato per gli utenti alle prime armi, dato il suo essere a programmazione visiva a blocchi, garantisce una più facile comprensione delle porzioni di codice destinate a specifiche azioni. Il secondo, invece, è il linguaggio principe per quanto riguarda il mondo dell’intelligenza artificiale, è sicuramente più complesso, poiché richiede all’utente la scrittura di tutte le righe di codice. Nella realizzazione di un piccolo programma si ha davvero moltissima libertà, all’interno del Robomaster S1 troviamo appunto 6 moduli IA, 46 componenti completamente programmabili, corazza intelligente e ruote meccano 4×4 (ognuna composta da 12 cilindri); la tecnologia IA, come indicato in precedenza, permetterà quindi di riconoscere line, marcatori visivi, soggetti (anche di seguirli), battiti di mani, gesti particolari o altri robot.

L’aspetto più negativo del lato relativo alla programmazione riguarda la necessità di tenere sempre il robot acceso quando si scrive il codice, oltre che sarà necessario farlo attraverso l’applicazione ufficiale; ciò porta quindi l’utente a dover programmare con lo smartphone (azione praticamente impossibile, o comunque molto complessa), obbligando l’acquisto del controller esterno, un accessorio venduto a parte a 89 euro. E’ fondamentale poiché sarà possibile collegare un mouse/tastiera, data la presenza di due porte USB A (una per smartphone), proprio per facilitare le operazioni di coding, oltre che naturalmente per controllare il DJI Robomaster S1.

Nell’utilizzo di tutti i giorni il robot lo possiamo quasi considerare alla stregua di un giocattolo per adulti, poiché permette di avviare vere e proprie competizioni combattimenti contro altri robot dello stesso tipo, ma anche creare un circuito con i marcatori visivi pilotando in prima persona il terminale stesso.

Nella parte superiore è stata posizionata una fotocamera con sensore CMOS 1/4″ da 5 megapixel, la qualità non è assolutamente il suo punto forte, ha un campo visivo di 120°, gli scatti raggiungono risoluzioni massime di 2560 x 1440 pixel, mentre le registrazioni video arrivano al FullHD a 30fps con bitrate 16Mbps. Sebbene sia presente lo slot microSD fino a 64GB, non pensate di acquistare il dispositivo per effettuare le riprese, la stabilizzazione non è il massimo, come proprio la qualità generale dei risultati raggiunti.

Poco sotto troviamo il componente principale del DJI Robomaster S1, quale è il doppio cannone, scomposto in una parte a infrarossi ed un lanciatore. Il primo emette impulsi luminosi fino ad una distanza massima di 6 metri, ed è da utilizzare nel momento in cui si vogliono caricare le palline gel; il secondo, invece, presenta un serbatoio di 430 palline, con frequenza di sparo pari a 10 palline al secondo.

Sull’intero perimetro troviamo pannelli a infrarossi, in grado di registrare gli urti o gli impulsi luminosi di altri Robomaster. All’interno, invece, è stato posizionato un motore brushless con coppia massima 0,25 N*m e potenza pari a 18W, le velocità raggiungibili corrispondono a 3m/s in avanti, 2,5m/s indietro e 2,8m/s in laterale. La presenza di ruote meccano, le quali sfruttano il meccanismo della vite, permettono una rotazione su sé stesso velocissima, fino a 600° al secondo, nonché veri e propri spostamenti laterali.

Il collegamento allo smartphone avviene tramite applicazione ufficiale compatibile con Android e iOS, la connessione potrà essere diretta tra i due dispositivi, oppure appoggiarsi ad un router esterno (quindi entrambi devono essere collegati al router); il segnale, stando ai test effettuati, viene ricevuto fino ad una distanza di circa 200 metri, la trasmissione video invece è a 720p 30fps.

La batteria interna è agli ioni di litio, ha un peso di 169 grammi e capienza pari a 2’400mAh. I tempi di ricarica si aggirano attorno ai 90 minuti da 0 a 100%, come durata siamo nell’ordine dei 25-30 minuti di utilizzo continuativo, naturalmente dipendentemente dalle velocità effettivamente raggiunte dall’utente.

In ultima analisi segnaliamo la presenza di microfono altoparlante, utili sia per registrare l’audio che per riprodurre determinati messaggi.

 

Aspetti positivi e negativi

In conclusione il DJI Robomaster S1 è sicuramente un buon prodotto, anche se forse rivolto ad una nicchia troppo ridotta dell’intera popolazione. Il prezzo non aiuta, sono necessari circa 500 euro per il suo acquisto, senza considerare il controller non incluso in confezione; per un dispositivo utile solo per “giochicchiare” con la programmazione, ed avvicinarsi ad un mondo molto complesso e difficile, forse sono fin troppi, considerato comunque che l’utente alle prime armi, con molto meno può trovare console utili proprio per iniziare ad imparare.

Tra gli aspetti positivi annoveriamo:

  • Qualità costruttiva eccellente, è davvero ben fatto, resistente ed in grado di integrare un quantitativo di tecnologia di altissimo livello.
  • Programmazione intuitiva e semplice con tantissime possibilità di personalizzazione, nonché moduli programmabili.
  • Meccanismo delle ruote e capacità di movimento davvero uniche.
  • Tante modalità di utilizzo.
  • Buona durata complessiva della batteria.

Tra i negativi, invece:

  • Coding solo con dispositivo acceso e connesso, necessario l’acquisto del controller.
  • Fotocamera sottotono rispetto alla grandissima esperienza di DJI nel mondo dei droni.
  • Prezzo abbastanza elevato, non tanto per il prodotto in sé, quanto proprio per lo scopo finale. Anche solo pensare di rivenderlo in un secondo momento è molto difficile, poiché una volta montato non sarà più possibile smontarlo.

Per le considerazioni più approfondite, avviate ora la nostra videorecensione del nuovissimo DJI Robomaster S1.

Denis Dosi

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