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Recensione Fujifilm X-H1: una delle mirrorless APS-C più silenziose in assoluto

La Fujifilm X-H1 è un’ottima mirrorless APS-C con oltre 24 milioni di pixel, una fotocamera da consigliare a tutti gli utenti che vogliono spendere meno di 1000 euro per l’acquisto di un corpo dall’assoluto valore, nonché comunque dai buonissimi risultati complessivi.

Esteticamente il prodotto presenta il caratteristico form factor di casa Fujifilm, un’esplosione di ghiere leggermente ridotta, ma ugualmente condita dalle possibilità di modificare i tempi di scatto e gli ISO solamente ruotando fisicamente le ghiere superiori (l’apertura, nel nostro caso, è controllabile direttamente dall’obiettivo). Dato lo spessore maggiorato del 25% rispetto ai modelli precedenti, la Fujifilm X-H1 raggiunge dimensioni di 139,8 x 97,3 x 85,5 millimetri con peso complessivo di 673 grammi; il corpo macchina è realizzato interamente in lega di magnesio, mentre l’impugnatura si dimostra essere perfetta, l’utente può pensare di utilizzarla con una sola mano, senza doversi minimamente preoccupare di sbilanciamenti particolari o di stancarsi nell’utilizzo di tutti i giorni.

 

Fujifilm X-H1: le caratteristiche tecniche

Il sensore della Fujifilm X-H1 è un X-Trans CMOS III con filtro colore primario, è un APS-C (23,5 x 15,6 millimetri) da 24,3 megapixel, a cui è stato affiancato il classico processore X-Processor Pro visto anche sui precedenti modelli. Data la grande dimensione dello stesso, i risultati che gli utenti possono raggiungere sono già di base molto interessanti anche senza necessariamente approfondire la questione obiettivi, gli effetti sfocatura sono incredibilmente precisi ed in grado di soddisfare tutte le esigenze del consumatore non particolarmente esigente.

Al centro troviamo un mirino OLED a colori da 0,5 pollici 3,69 milioni di pixel, la copertura dell’area visiva e pari a circa il 100%, con annesso sensore di prossimità, ingrandimento 0,75x e angolo di campo in diagonale di 38°.

Posteriormente, ad affiancare i classici pulsanti, ecco arrivare il monitor LCD da 3 pollici con controllo touch statico, completamente a colori con circa 1,04 milioni di punti e rapporto di aspetto 3:2. A differenza di quanto effettivamente avremmo potuto sperare, ma come abbiamo trovato su tutte le macchina Fujifilm, non risulta essere completamente tiltabile o orientabile nella parte anteriore, in altre parole potrà spostarsi di 90° verso l’alto, di 45° verso il basso e di 60° a destra (per questo viene definito “su tre assi”).

La connettività è veramente fornita, sul lato destro sono posizionati due slot per memoria SD, nonchè dal’altra parte USB 3.0/micro USB, un’uscita microHDMIjack da 3,5mm per microfono e cuffie, nonché il 2,5mm per il controllo da remoto.

Plus dell’intero corpo macchina è sicuramente la presenza, sulla parte superiore, dello schermo LCD da 1,28 pollici per visualizzare le impostazioni principali, la velocità dell’otturatore e la sensibilità ISO (ricordiamo essere tutte controllabili direttamente con le ghiere fisiche).

Fujifilm: qualità fotografica/video e batteria

Il sistema che regola la Fujifilm X-H1 non cambia dalle varie X-T3 o X-T30 viste in precedenza, il consumatore si ritrova ad avere la possibilità di realizzare scatti con dimensione massima 6000 x 4000 pixel, ISO fino a 12800 e scatti continui fino a 14fps (davvero ottima velocità). I risultati sono stati molto interessanti, individuandola nella porzione di mercato di effettiva appartenenza, non possiamo che essere soddisfatti; la qualità in condizioni di scarsa luminosità e all’aria aperta è più che buona, si genera un leggero rumore con il crescere degli ISO, ma è comunque minimo.

L’otturatore a tendina raggiunge una velocità massima di 1/32000 di second0 con combinazione meccanico + elettronico, ma ciò che rende fantastica la Fujifilm X-H1 è l’essere davvero silenziosa come nessun’altra macchina attualmente disponibile sul mercato. L’escamotage messo in pratica da Fujifilm riguarda l’installazione della piastra superiore dell’otturatore con una sospensione in grado di assorbire i lievi urti causati dall’otturatore meccanico; in questo modo si ridurrà di moltissimo il rumore dello “scatto”, oltre che andare a minimizzare i piccoli “scossoni” dettati proprio dal movimento dell’otturatore stesso. Se cercavate una fotocamera silenziosa, il modello recensito fa sicuramente a caso vostro.

Se gli scatti sono risultati essere buoni e nella media, una particolare attenzione è stata posta dall’azienda sulla stabilizzazione dei video. E’ infatti stato implementato uno stabilizzatore a 5 assi direttamente sul sensore, questi sfrutta 3 accelerometri assiali, 3 sensori giroscopici ed un doppio processore, proprio per raggiungere oltre 10’000 calcoli al secondo nell’estremo tentativo di andare a limitare al massimo il tremorio dell’utilizzatore finale. I risultati sono interessanti, con le dovute attenzioni e la manualità del caso (sfruttando nel contempo un obiettivo stabilizzato), si possono registrare ottime riprese. I video raggiungono una qualità massima in 4K (4096 x 2160 pixel) a 30fps, ma con limite a 15 minuti di ripresa, per abbassarsi al FullHD a 60fps (fino a 20 minuti).  L’autofocus è accettabile, tiene preciso il soggetto dopo averlo inquadrato, ma non è rapidissimo come i modelli Panasonic recensiti in passato.

colori, grazie alle caratteristiche 16 modalità di simulazione pellicola caratteristiche di Fujifilm, sono perfettamente rispettati e permettono di concedere anche un effetto artistico in grado di rendere unici gli scatti stessi (da segnalare, per la prima volta nella serie X, l’utilizzo della simulazione pellicola Eterna, per accentuare i toni ombra ed arricchire i colori stessi).

La batteria è forse il lato più negativo di tutto il dispositivo, l’utente che acquisterà la Fujifilm X-H1 sarà obbligato ad acquistare un componente secondario, proprio perché di base permette di registrare al massimo 35/40 minuti di video in 4K. Le strade da percorrere sono due: acquistare una nuova batteria o buttarsi direttamente sul vertical booster, ma in questo caso saranno necessari 280 euro circa (tenete presente però che si potranno aggiungere 2 batterie, ottenere una nuova impugnatura, velocizzare la macchina, nuovi ingressi, pulsanti e moltissimo altro ancora).

 

Fujifilm: aspetti positivi e negativi

In conclusione la Fujifilm X-H1 è indubbiamente un’ottima mirrorless APS-C, senza comunque spiccare né negli scatti fotografici, né nella registrazione video, ciò non significa che gli oltre 900 euro necessari per il suo acquisto siano buttati, ma che la possiamo definire come in linea con i dispositivi della stessa fascia di prezzo. Tra gli aspetti positivi annoveriamo:

  • Ottimi effetti sfocatura/bokeh, grazie proprio ad un sensore molto ampio.
  • Scatti ed otturatore silenziosissimi, se stavate cercando un macchina da utilizzare in determinate occasioni in cui non dovete fare troppo rumore, fa sicuramente al caso vostro.
  • Secondo schermo LCD di altissima qualità e comodo per godere di un riassunto delle impostazioni di base degli scatti/riprese video.
  • Impugnatura finalmente precisa e salda, un grande passo in avanti rispetto ai modelli precedenti.
  • 2 slot di memoria SD.
  • Buona stabilizzazione complessiva, grazie proprio allo stabilizzatore ottico sul sensore.

Tra i negativi, invece:

  • Display non orientabile o tiltabile completamente per un utilizzo in modalità selfie o video vlog.
  • Batteria piccolissima, assolutamente necessario acquistare un componente secondario.

Tutte le altre considerazioni e per conoscere da vicino la Fujifilm X-H1, ecco qui sotto la nostra videorecensione completa.

Denis Dosi

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