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Recensione Fujifilm X-T200: mirrorless entry level dalle ottime prestazioni

Fujifilm X-T200 è la nuova mirrorless che vi guiderà entro il mercato delle macchine di fascia medio-alta, presentando un prezzo tra i 700 e gli 800 euro, può essere considerata a tutti gli effetti una entry level, nonostante comunque sia perfettamente in grado di soddisfare le esigenze di molti di noi.

Esteticamente il prodotto ricorda chiaramente il brand Fujifilm, ci troviamo di fronte un corpo macchina in stile vintage realizzato in lega di magnesio a contrasto con la classica colorazione grigia. Le dimensioni sono estremamente ridotte, conta solamente 121 x 82,7 x 55,1 millimetri con un peso complessivo di 370 grammi, sta senza problemi in una mano, nella tasca dei pantaloni o di un giubbotto, senza nemmeno appesantirvi più di tanto. L’idea dell’azienda è comunque di realizzare una macchina mirata verso un pubblico non professionale, di utenti quindi pronti ad avvicinarsi al mondo delle mirrorless, ma non ancora pronti per investire un elevato quantitativo di denaro. Apprezzata è la scelta di inserire vari pulsanti personalizzabili completamente, mancano le ghiere che tanto abbiamo amato su altri modelli Fujifilm, proprio sulla base del ragionamento appena espresso. Il tasto di registrazione è perfettamente posizionato sulla parte superiore della macchina, ma è troppo piccolo e poco in rilievo, ciò quindi rende difficile la pressione, anche senza guardare fisicamente la macchina.

L’impugnatura è più marcata di altri modelli, siamo soddisfatti della possibilità di sorreggere il corpo con una sola mano, grazie anche al peso estremamente ridotto, fornendo sicurezza ed affidabilità generale al consumatore finale.

 

Caratteristiche tecniche

La Fujifilm X-T200 integra un sensore APS-C con cablaggio in rame (dimensioni 23,5 x 15,7 millimetri) CMOS con filtro a colori primari da 24,2 megapixel. Le immagini vengono scattate a 5328 x 4000 pixel (al massimo), con possibilità di variare gli ISO tra 200 e 12800, optando per esposizione a 256 aree, nonché otturatore, in combinazione meccanico + elettronico in grado di raggiungere velocità di 1/32000 secondi, fino a 60 minuti di posa. Gli scatti continui sono abbastanza lenti, non superano gli 8fps.

Posteriormente troviamo un monitor LCD TFT completamente touchscreen, ed orientabile, da 3,5 pollici, rapporto d’aspetto 16:9 e 2,760 milioni di punti. Proprio quest’ultimo valore denota la grandissima qualità del monitor, una spanna superiore a tutti i componenti visti in passato, sia in termini di rispetto dei colori, che di livello del dettaglio visivo. Un enorme passo in avanti per Fujifilm.

Stesso discorso per il mirino OLED, con sensore di prossimità integrato, da 0,39 pollici, copertura del 100%, eye point a 17,5 millimetri, ingrandimento 0,62x e copertura del 100%. Risoluzione incredibile, una delle migliori mai viste prima, peccato solamente per un lievissimo ritardo nel passaggio tra monitor LCD e mirino oled, la macchina non è troppo reattiva e potrebbe farvi perdere l’attimo giusto per lo scatto.

Sui bordi troviamo la connettività, sul lato sinistro il comodissimo jack da 3,5mm per microfono e cuffie, mentre sul lato destro la USB Type-C 3.1 per la ricarica (non è presente in confezione un caricabatterie, sarà necessario collegare fisicamente la macchina alla presa a muro) ed una microHDMI. Lo slot per la microSD è stato posizionato nel vano batteria, e naturalmente è singolo.

Quest’ultima è agli ioni di litio, come durata complessiva è stata più che soddisfacente (superiore alla Fujifilm X-Pro3); sebbene richieda 4 ore per una ricarica completa, permetterà di scattare 270 immagini ed effettuare registrazioni continue di 55 minuti in 4K 30fps. Non abbiamo notato alcun problema di surriscaldamento, ciò sta a significare che potrete registrare senza pensieri.

Non mancano, data l’anima tecnologica della Fujifilm X-T200, le connettività WiFi e bluetooth.

 

Foto, Video e software

I risultati fotografici ottenuti con la Fujifilm X-T200 sono stati soddisfacenti, anche se complessivamente abbiamo notato una dinamica non troppo estesa, con pochissimo rumore anche ad alti ISO. Gli scatti sono praticamente sempre ottimi, una caratteristica fondamentale del modello recensito è proprio la sua semplicità di utilizzo, è adatto ad un utente alle prime armi che non ha ancora imparato a regolare ISO, esposizione, aperture e tempi di scatto, è una macchina perfettamente in grado di soddisfare anche solo come “punta e scatta”, realizzando nel contempo risultati più che emozionanti. Gli unici “difetti” da segnalare riguardano una tendenza a preferire le zone in penombra, rischiando di bruciare le alte luci, e la realizzazione di immagini “snaturate” in ambienti interni; la Fujifilm X-T200 fatica a regolare correttamente le luci e le ombre, fornendo risultati non troppo naturali, solo ed esclusivamente con luce artificiale o luce naturale in un ambiente chiuso.

video sono realizzati al massimo in 4K 30fps (con limite di registrazione a 15 minuti), con possibilità di scendere in FullHD a 60fps (con limite a 30 minuti). La macchina campiona la sorgente in 6K, per poi eseguire il downsampling per un maggiore dettaglio e meno rumore; il risultato ottenuto è davvero ottimo, sia in ambienti chiusi che all’aperto, riuscendo a soddisfare il consumatore che vorrebbe realizzare video in mobilità.

Di base la stabilizzazione è perfetta, la Fujifilm X-T200 la possiamo considerare a tutti gli effetti una mirrorless da acquistare subito se si vogliono registrare video a mano libera, la differenza rispetto ad una normale macchina è incredibile. Per compiere un altro passo in avanti, Fujifilm ha introdotto il cosiddetto digital gimbal, ovvero un sensore giroscopico installato direttamente nel corpo, pensato per rilevare il movimento in fase di registrazione, e poi applicare una stabilizzazione digitale. In questo caso non sono rimasto particolarmente soddisfatto, il risultato finale è troppo artificioso, il movimento è fluido, ma osservando il video si nota un intervento esterno che va snaturare troppo l’immagine.

La Fujifilm X-T200 non integra stabilizzatore ottico, e non permetterà di utilizzarlo nemmeno se integrato direttamente nell’obiettivo montato, ciò porta ad un fattore di crop molto importante; in fase di registrazione viene sfruttata tutta l’ampiezza del sensore, ma nel momento in cui verrà applicata la stabilizzazione, l’area utilizzata verrà ridotta, obbligandovi anche a cambiare inquadratura. Un peccato davvero.

Apprezzata la modalità Filmato HDR, utilissima in determinate condizioni di luce, per aumentare la gamma dinamica, ottenendo allo stesso tempo registrazioni più dettagliate, con maggiore focus sulle luci e sulle ombre.

L’autofocus è l’ultimo punto da prendere in considerazione, è ibrido, quindi a contrasto e con rilevamento di fase, fino a 425 punti in sola modalità spot (altrimenti viene fissato a 117 punti). Integra il rilevamento oculare, il cui funzionamento è buono, solo però se il soggetto si trova perpendicolarmente alla macchina. La sensibilità dell’autofocus non può essere settata manualmente, ciò sta a significare che vi dovrete “accontentare” del settaggio di base e, purtroppo, è fin troppo rapido ed instabile; se non sarete abili e preparati, la macchina cercherà troppe volte di mettere a fuoco, andandovi nel contempo a rendere più complicata la registrazione finale.

 

Fujifilm X-T200: conclusioni

In conclusione la Fujifilm X-T200 è un’ottima mirrorless entry level da consigliare assolutamente agli utenti che sono alla ricerca di un corpo compatto, personalizzabile e dalla stabilità veramente interessante, una macchina pensata principalmente proprio per la mobilità e per le riprese a mano libera. L’ottica in kit, un 15-45mm con focale 3.5-5.6 è più che accettabile per iniziare (date anche le ridotte dimensioni), anche se effettivamente leggermente limitata.

Di seguito la nostra videorecensione con i punteggi conclusivi.

Fujifilm X-T200

792 euro
8

Ergonomia e Estetica

8.0/10

Scatti Fotografici

7.5/10

Riprese video

8.5/10

Batteria

8.0/10

Prezzo

8.0/10

Pros

  • Ottima stabilizzazione
  • Ottima ergonomia, impugnatura salda
  • Batteria più che soddisfacente
  • Display orientabile
  • Qualità dei monitor

Cons

  • Digital Gimbal rimandato
  • Pulsante di registrazione troppo piccolo
  • Autofocus alcune volte troppo rapido e non settabile
  • Fattore di crop
  • Stabilizzazione solo digitale
Denis Dosi

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