La Fujifilm X-T3 viene a tutti gli effetti definita come una mirrorless dalle grandissime qualità, ma dal prezzo relativamente ridotto (nonostante sia acquistabile ad oltre 1000 euro), in quanto riesce a convogliare al proprio interno funzionalità e prestazioni che nulla hanno da invidiare ai mostri sacri del settore.
L’estetica è sicuramente il punto di forza del modello in discussione, perfetto stile retrò (a voler richiamare le più vecchie macchine fotografiche a pellicola) con un’esplosione di ghiere per le varie impostazioni di ISO, tempi di scatto ed esposizione. Le dimensioni sono perfettamente in linea con le aspettative, 132 x 92 x 59 millimetri, affiancate da un peso complessivo di circa 539 grammi (senza l’ottica annessa). L’impugnatura è leggermente più salda della sorella minore Fujifilm X-T30, pur comunque restando un punto negativo in confronto a soluzioni come Panasonic GH5, GH5S o similari. Non potrete trasportarla in tasca, ma nel complesso la riteniamo decisamente e facilmente portabile anche in borsa.
La Fujifilm X-T3 presenta un sensore APS-C da 23.5 x 15.7 millimetri, 26.1 megapixel ed ISO oscillanti tra 80-51200. L’otturatore è veramente rapido, riesce a raggiungere tranquillamente 1/32000 di secondo, fino ad una posa massima di 15 minuti, senza però presentare lo stabilizzatore d’immagine sul sensore stesso (dovrete quindi rifarvi sempre all’OIS degli obiettivi).
Gli scatti vengono processati dall’X-Processor 4 di nuova generazione, in grado di elaborare i dati 4 volte più rapidamente del modello precedente. Una simile velocità di elaborazione si tramuta in scatti più precisi e veloci, si raggiunge una raffica fino a 30fps (con fattore di crop 1.25x) oppure a 20fps a piena risoluzione con l’otturatore elettronico.
Posteriormente è stato posizionato un display LCD TFT completamente touchscreen da 3.2 pollici con risoluzione 720 x 480 pixel. Ottima scelta da parte dell’azienda, se non fosse che non è orientabile o completamente ribaltabile (si ruota leggermente verso l’alto e verso il basso), rendendo difatti inutilizzabile la macchina per selfie o video vlog (e le dimensioni lo consentirebbero). Gli scatti possono essere effettuati sia tramite il suddetto display, che con l’utilizzo del mirino elettronico OLED, con copertura 100% del fotogramma, zoom 0,75x e risoluzione 1280 x 960 pixel.
Uno degli aspetti più positivi della Fujifilm X-T3 è sicuramente l’autofocus, molto rapido (anche se non ai livelli di Panasonic GH5s) ed in grado di coprire quasi il 100% del fotogramma effettivamente ripreso (raggiunge fino a 425 punti). Nei nostri test si è sempre comportato perfettamente, in alcune occasioni è stato leggermente lento, ma nel complesso ne possiamo essere pienamente soddisfatti.
I video vengono registrati con qualità massima 4K a 60fps (3840 x 2160 pixel) con 10 bit di profondità colore, ma fattore di crop 1,18x. Nel caso in cui vogliate sfruttare tutto il fotogramma dovrete registrare al massimo a 30fps.
Concludono le specifiche tecniche 2 slot per la memoria SD, un jack da 3,5 mm per il microfono esterno, un jack da 3,5 millimetri per le cuffie, una porta USB-C, una microHDMI ed un 2,5 millimetri per lo scatto da remoto.
La batteria della Fujifilm X-T3 si è comportata perfettamente, non è particolarmente capiente, ma nel complesso è riuscita tranquillamente a raggiungere 390 scatti circa ed i canonici 45-50 minuti di registrazione video continuativi in qualità 4K. La ricarica, è importante ricordarlo, può essere completata anche tramite presa USB mentre la si sta utilizzando, in altre parole riuscirete a continuare ad utilizzare la X-T3 anche se scarica, basterà collegarla ad una presa a muro.
La ripresa video è davvero il suo punto di forza, messa a fuoco ottima e colori assolutamente ben bilanciati. Abbiamo solamente notato una certa tendenza a sottoesporre i fotogrammi proprio per preservare la natura della gamma di colori, ottenendo nel contempo risultati veramente di fascia altissima. Molto interessanti anche gli effetti cinematografici da applicare direttamente dalla camera, carini ed unici nel loro genere, in grado di dare quel qualcosa “in più” ad una ripresa video mai vista prima.
Il software di base potrebbe apparire inizialmente complicato per gli utenti che non hanno mai messo le mani su un terminale Fujifilm, l’accesso alle impostazioni di base è immediato grazie alla presenza delle ghiere, ma navigando nel menù si trovano tantissime voci in alcuni casi difficili da comprendere se non viene letto il manuale d’istruzioni.
Per realizzare gli scatti abbiamo abbinato un incredibile teleobiettivo Fujifilm Funjinon 50-140 mm di lunghezza focale, con apertura fissa a F2.8 su tutta la gamma. L’ottica è realizzata in 23 lenti suddivise in 16 gruppi, con stabilizzazione interna e messa a fuoco tramite triplo motore lineare AF obiettivo (non ad ultrasuoni).
Le dimensioni sono estremamente generose, 176 x 83 millimetri ed un peso complessivo di 995 grammi; i risultati sono davvero ottimi, ma ne consigliamo l’acquisto solamente a coloro che sono alla ricerca di un’ottica per fotografia naturalistica o ritrattistiche di ogni tipo (il prezzo attuale si aggira attorno ai 1000 euro).
Molto più alla portata invece il Fujifilm Fujinon XF 18-55 mm, un obiettivo dal più vario utilizzo possibile, da portare con sé per i viaggi e le escursioni date le dimensioni relativamente ridotte. L’apertura spazia tra F2.8 e F4 con stabilizzatore d’immagine interno e costo complessivo di 273 euro circa. L’acquisto è consigliato a coloro che sono alla ricerca di un’ottica d’ingresso per poter utilizzare l’X-T3 in ogni ambientazione e senza doverla cambiare continuamente; esprime al meglio le proprie potenzialità negli effetti bokeh e nelle condizioni di scarsa illuminazione.
In conclusione la Fujifilm X-T3 può essere considerata una validissima alternativa ai mostri sacri del settore per il prezzo relativamente ridotto circa 1100 euro o poco più, ma con prestazioni che davvero non hanno nulla da invidiare agli altri. Gli aspetti positivi sono:
Tra i negativi, invece:
Per tutte le altre considerazioni, per vedere gli scatti e la nostra prova sul campo effettiva, ecco di seguito la videorecensione di Focustech.
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