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Recensione Google Pixel 4: il migliore in assoluto per foto e video

Il Google Pixel 4 è indiscutibilmente il migliore smartphone in grado di realizzare foto e video di altissimo livello, senza portare con sé un elevato quantitativo di sensori o troppi megapixel. L’azienda prosegue imperterrita nella tradizione di ottimi cameraphone, pur presentando un piccolo difetto.

Esteticamente il Google Pixel 4 differisce da quanto siamo abituati a vedere nell’ultimo periodo, troviamo infatti un modello dalle colorazioni sobrie, con una struttura in alluminio ed un rivestimento ibrido con finitura opaca sui bordi. Posteriormente è stata posizionata una scocca in vetro soft touch lucido, tutto condito dalla classica protezione Gorilla Glass 5. Le connettività sono poste sui bordi, in particolare sul lato destro troviamo il tasto di accensione/spegnimento (con una simpatica colorazione contrastante) ed i pulsanti per il volume; inferiormente, invece, ecco arrivare la USB type C per il collegamento alla presa a muro e l’altoparlante principale, assenti il jack da 3.5mm ed il led di notifica (si salva però con la classica presenza dell’always on display).

Le dimensioni sono veramente ridotte, 147,11 x 68,8 x 8,2 millimetri di spessore, con un peso complessivo di soli 162 grammi; il dispositivo si può tranquillamente utilizzare con una sola mano e trasportare nella tasca dei pantaloni senza problemi, forse è leggermente scivoloso, ma con le dovute precauzioni darà grandissime soddisfazioni in termini di portabilità.

 

Google Pixel 4: specifiche tecniche

Il display del Google Pixel 4 è indubbiamente uno dei suoi punti di forza, parliamo di un ampio 5.7 pollici OLED con risoluzione FullHD+, 444 ppi, rapporto d’aspetto 19:9, 16,77 milioni di colori, supporto HDR, copertura del 100% dello spazio DCI-P3 e refresh rate fino a 90Hz. Che dire, di meglio non potevamo chiedere, fluido, reattivo, ottimi colori, touchscreen funzionante alla perfezione, portano ad ottenere un risultato incredibile e d’altissimo livello; se proprio dovessimo trovare un piccolo difetto, nella navigazione tra i menù i colori sono fin troppo caldi (ma sono davvero inezie).

Il processore è il Qualcomm Snapdragon 855 (2,84Ghz + 1,78Ghz), affiancato da una GPU Adreno 640 e ben 6GB di RAM. Come era facilmente pronosticabile, il dispositivo lo potrete tranquillamente utilizzare per qualsiasi operazione o per giocare con un qualsiasi gioco, senza il minimo lag o rallentamento di sorta.

E’ assente il sensore per le impronte digitali, al suo posto troviamo il riconoscimento facciale 3D (molto più sicuro del classico che trovate nei device di ultima generazione). Lo sblocco è risultato essere rapidissimo, anche nel test di sblocco con una nostra fotografia o con gli occhiali da sole/da vista, il sistema non si è lasciato ingannare, mostrando quindi una sicurezza altissima. Nella parte anteriore troviamo anche il comodissimo radar che, accoppiato con la tecnologia Project Soli, permette di rilevare l’avvicinamento della mano allo smartphone e di accedere direttamente alla schermata di sblocco (velocizzando indubbiamente le operazioni); la stessa funzione può essere comodamente sfruttata per muoversi tra i brani nella riproduzione musicale.

All’interno troviamo una memoria interna variabile tra 64GB 128GB, ma non espandibile tramite microSD; lo smartphone non è nemmeno dual SIM, nel carrellino si potrà posizionare esclusivamente la singola SIM. Concludono le specifiche tecniche, lo standard IP68 contro acqua e polvere, connettività WiFi ac, bluetooth 5.0, NFC, GPS e LTE fino a 1.2Gbps.

Gli altoparlanti sono stereo, leggermente sbilanciata la riproduzione audio verso il componente incastonato nella parte inferiore, ma complessivamente si ha un buonissimo risultato, se confrontato con gli altri top di gamma mobile.

Fotocamera, batteria e sistema operativo

L’aspetto principe del Google Pixel 4 riguarda sicuramente il comparto fotografico, nella scocca sono posizionate nell’ormai comune quadratodue fotocamere da 16 12.2 megapixel. L’azienda è perfettamente riuscita a dimostrare di essere in grado di produrre uno smartphone dall’altissimo livello, anche senza spingere sul numero di sensori o sui megapixel.

Il principale è da 12,2 megpixel, con apertura F1.7 e angolo di visuale a 77°; i risultati ottenuti sono davvero incredibili, sia in condizioni di forte luminosità, ma sopratutto quando la luce viene meno, le immagini sono dettagliatissime con colori perfettamente riprodotti. Il Google Pixel 4 è davvero il rivale più accreditato dell’iPhone 11 Pro, ritenuto da tutti come il top assoluto nel comparto fotografico. L’applicazione Fotocamera è ovviamente la stock Android, segnaliamo la modalità Notturna con tempi di posa fino a 30 minuti, nonché la doppia esposizione per gestire in autonomia le ombre e l’esposizione in generale.

Il secondo sensore è da 16 megapixel, a differenza di quanto ci saremmo potuti aspettare è uno zoom con apertura F2.4 e angolo di visuale di 52°. Di base l’utente può raggiungere uno zoom ottico 2X, poi diventa completamente digitale fino a 8/9x (per questo motivo si parla di zoom ibrido). I risultati sono ottimi, naturalmente restando entro l’ottico si ottiene un dettaglio più preciso, nel complesso però possiamo ritenerci soddisfatti, anche se avremmo preferito il grandangolo.

video sono realizzati al massimo in 4K 30fps con stabilizzazione ottica + elettronica, qualità eccellente grazie anche al sensore spettrale e dello sfarfallio, con ottimo rispetto dei colori, buon rapporto e lunghezza di campo, nonché filmati sicuramente più stabili di altri dello stesso settore. La messa a fuoco è con rilevamento di fase per lo zoom, mentre con tecnologia dual pixel per la principale, nel complesso è più che soddisfacente.

Anteriormente troviamo invece un’ottima 8 megapixel con apertura F2.0, messa a fuoco fissa e angolo di visuale di 90°. Come effetti bokeh non possiamo lamentarci, se proprio va in leggera difficoltà nel momento in cui si provano a scattare istantanee in ambienti poco illuminati.

Il sistema operativo è ovviamente Android 10, con aggiornamenti garantiti per almeno 3 anni dalla data di produzione; le patch sono aggiornatissime, al momento della recensione sono installate quelle di Febbraio 2020, con nessuna personalizzazione software (navigazione tra i menù con pulsanti virtuali o gesture). Come da tradizione, il Google Pixel 4 permetterà all’utente di godere di una classica esperienza stock Android, con tutti i suoi aspetti positivi e negativi. Da segnalare le comode funzionalità di risveglio con il doppio tap, o con il sollevamento del dispositivo, l’attivazione dell’assistente virtuale con lo strizzamento, nonché la modalità “Shh” per silenziarlo ruotando il display sul piano di lavoro, l’attivazione della fotocamera con il doppio tap sul tasto di accensione, il cambio fotocamera con la rotazione del polso e tantissimi altri piccoli tricks in grado di facilitare la vita dell’utente.

La batteria è il suo tallone d’Achille, sebbene sia presente la ricarica wireless e rapida a 18W, indubbiamente i 2800mAh si sono dimostrati troppo pochi per arrivare al giorno successivo. Se acquistate il Google Pixel 4 ricordatevi che molto probabilmente dovrete ricaricarlo tutte le sere.

 

Aspetti positivi e negativi

In conclusione lo smartphone oggetto della recensione è un top di gamma assoluto da consigliare a tutti, sebbene presenti un prezzo non proprio bassissimo (si parte da almeno 650 euro, in promozione), ma che convince per displayprocessore e comparto fotografico. Tra gli aspetti positivi annoveriamo:

  • Display di altissimo livello – è un OLED e si vede, grazie anche al refresh rate a 90Hz.
  • Processore top assoluto, almeno al momento della progettazione del dispositivo.
  • Sensori fotografici incredibili in ogni condizione di luce.
  • Sblocco con il viso affidabile e sicurissimo, in quanto 3D.
  • Tanti piccoli tricks per aiutarvi nell’esperienza di tutti i giorni con aggiornatissimo Android stock.

Tra i negativi, invece:

  • Batteria deludente – l’always on display è una manna dal cielo, ma tutte le sere dovrete ricaricare il device.
  • Sensore Zoom – non fraintendetemi, i risultati sono incredibili, ma avrei preferito un grandangolare.
  • Mancano il sensore impronte digitali e il jack audio da 3,5mm.

Per conoscere da vicino il Google Pixel 4, osservare i nostri test e le impressioni dettagliate, dovete avviare la nostra videorecensione (qui invece per le altre recensioni).

 

Denis Dosi

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