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Recensione Legend of Keepers: la Dungeons Company cerca nuovi dipendenti

Nei classici giochi di ruolo siamo soliti prendere il controllo di un manipolo di eroi mentre esploriamo dungeon e raccogliamo tesori inestimabili. Ma che ne è di tutti quei mostri uccisi durante le nostre avventure? Vi siete mai chiesti come ci si sente dall’altra parte? E se per una volta i ruoli venissero capovolti trovandoci dalla parte dei cattivi? Se anziché razziare dungeon e uccidere mostri ci trovassimo invece a difendere i dungeon con il compito di annientare bande di eroi una dopo l’altra?

Questa è la stuzzicante idea pensata da Goblinz Studio quando ha deciso di sviluppare Legend of Keepers, disponibile su PC/Steam (la versione da noi giocata) e Switch. Un gioco dall’alto potenziale che promette elementi gestionali in una sorta di RPG al contrario. In Legend of Keepers, vestiamo i panni di una recluta manageriale fresca di assunzione alla Dungeons Company. Il lavoro è semplice; impedire ai folli avventurieri che osano entrare nei dungeon di saccheggiare il bottino custodito nelle loro profondità. Per fare ciò, potremo reclutare mostri, posizionare trappole e lanciare incantesimi per sconfiggere o scacciare le forze d’invasione. Dopo un’introduzione aziendale, cominceremo a lavorare come manager strategico nel nostro primo dungeon.

Legend of Keepers è suddiviso in diversi livelli e ognuno si comporta come una sorta di partita roguelike. Lo scopo di ogni livello è sopravvivere per un determinato numero di settimane. All’inizio di ogni run, ci viene concesso un piccolo gruppo di mostri, una serie di trappole e incantesimi. È compito del giocatore utilizzare questo set di partenza nel miglior modo possibile mentre lo si amplierà nel tempo per respingere gruppi di eroi sempre più forti. Se un gruppo di eroi riesce a sconfiggere tutti i nostri mostri, sconfiggere il boss e saccheggiare il bottino, la run termina e bisognerà iniziare il dungeon da zero.

La dura vita di un dungeon manager

Ogni nuova settimana di gioco presenta qualcosa di nuovo da fare. Questo potrebbe essere un evento singolare da superare o una decisione da intraprendere. I commercianti possono visitare il dungeon, offrendo nuove trappole o mostri. I vampiri esattori potrebbero arrivare, chiedendo il sangue come tassa in cambio dell’oro. Potremo avere l’opportunità di inviare alcuni dei nostri mostri in un’incursione nelle città vicine nella speranza di rubare un nuovo artefatto magico. Ci sono opportunità per far salire di livello i propri mostri, migliorare le trappole e persino lanciare maledizioni su chiunque sia abbastanza coraggioso da mettere piede nel nostro territorio.

Nel corso delle settimane potremo imbatterci anche in eventi misteriosi. C’è un’ampia varietà di questi eventi che celano al loro interno piccoli elementi narrativi che possono avere risvolti sia positivi che negativi. Un servitore ha trovato una pozione misteriosa: la prendiamo e la vendiamo o lo incoraggiamo a berla? Un mostro potrebbe ferirsi facendo qualcosa di stupido e finire in infermeria per 10 settimane. Il dungeon chef potrebbe trovare una nuova ricetta che richiede il sacrificio di uno dei nostri tirapiedi. Questi eventi sono stati ben bilanciati – ci saranno tanti eventi benefici quante attività dannose – quindi c’è un sistema di rischio/ricompensa costante. Scegliere di prendere parte a un evento misterioso dipende dal giocatore e da quanto si sente fortunato.

Uccidere o terrorizzare?

Gli eventi settimanali sono sostenuti da tre tipi di valuta: lacrime di eroe, sangue e oro. Ognuno ha il proprio uso e può essere guadagnato e speso in modi diversi. I valori accumulati per ciascuna di queste valute determineranno la nostra capacità di affrontare le difficoltà che potrebbero presentarsi. Il modo più veloce per guadagnare queste valute è sconfiggere gli eroi che osano entrare nei nostri dungeon.

Ogni poche settimane, un gruppo di tre eroi tenterà di fare irruzione nel dungeon. Questi gruppi sono disponibili in diversi livelli di difficoltà con “Champions” che è il più impegnativo. Maggiore è la difficoltà, migliore è la ricompensa per averli sconfitti con successo. Ogni tipo di eroe ha i propri attacchi, statistiche, punti di forza, punti deboli, salute e morale unici. È compito del dungeon manager respingere questi invasori. Ciò può essere fatto in due modi: riducendo i loro punti vita a zero uccidendoli, o riducendo il loro morale a zero, spezzando il loro spirito e facendoli scappare a gambe levate.

Ogni incontro di un eroe in Legend of Keepers è suddiviso in diverse fasi. Ci sono alcune costanti – ci sono sempre due stanze dei mostri, una stanza trappola, una stanza del boss come finale e una stanza degli incantesimi – ma l’ordine delle stanze può essere diverso. La varietà di stanze si espanderà man mano che avanziamo nel gioco. Le stanze di riposo, le stanze dei disastri e gli uffici interni (occupati da un grande mostro che otterremo tramite la promozione) sono tutte aggiunte alla struttura man mano che giochiamo.

Proteggere il dungeon

Prima che qualsiasi azione possa iniziare contro gli eroi invasori, il giocatore deve impostare le proprie difese. In questa sezione di preparazione, possiamo vedere gli eroi, l’ordine in cui si trovano e la struttura delle stanze dei sotterranei. Partendo dalla stanza più a sinistra, il giocatore può quindi decidere come difendere al meglio le proprie posizioni. Nelle stanze trappole, è possibile impostare una trappola per fare il maggior danno possibile o debilitare gli eroi. Quindi, nelle stanze dei mostri, il giocatore può schierare il proprio trio di difensori. L’ordine in cui sono posizionati i mostri è staticamente vitale per il successo in Legend of Keepers.

L’attacco di ogni eroe può infliggere danno a un mostro – frontale, posteriore o centrale – o a tutti e tre i mostri come attacco ad area. La squadra dei mostri del giocatore gioca con lo stesso regolamento, attaccando uno o tutti e tre gli eroi contemporaneamente in base alla posizione. È compito dei giocatori decidere dove ogni unità è più adatta. Ad esempio, se ogni eroe ha attacchi che infliggono danni alla creatura nella parte posteriore, ha senso mettere i mostri più resistenti in fondo al party. In questo modo, i due mostri in avanti possono infliggere danni mentre quello più resistente assorbe i colpi.

Un’altra considerazione durante la pianificazione della difesa è la scorta di artefatti magici. Questi sono oggetti che hanno profondi effetti passivi sull’influenza della battaglia. Alcuni di questi artefatti danno ai mostri in particolari posizioni della formazione un buff, come una maggiore salute o velocità. Altri potenziano l’intero trio di mostri se sono tutti dello stesso tipo di mostro. Alcuni di loro offrono la possibilità di resuscitare i mostri sconfitti o possono trasformarli in un tipo diverso dopo la morte. Usare questi artefatti a proprio vantaggio diventa sempre più importante man mano che i progressi nel gioco e l’opposizione diventano sempre più impegnativi.

Si parte all’attacco

Una volta che abbiamo impostato le nostre difese e siamo soddisfatti inizia l’azione. Gli eroi si sposteranno da una stanza all’altra, tentando di resistere a qualsiasi cosa abbiamo programmato per loro. Durante questa fase, il giocatore non può cambiare ciò che è già stato messo in moto. Quello che possono fare è scegliere quali attacchi usare per ogni mostro quando è il loro turno ed è possibile lanciare un incantesimo/disastro quando gli eroi raggiungono la stanza designata. Il giocatore può anche controllare gli attacchi del boss, il grande cattivo che funge da ultima linea di difesa del dungeon. Sconfiggendo o terrorizzando ogni eroe ci farà passare alla settimana successiva. Se gli eroi sconfiggono il boss e saccheggiano il bottino allora verremo licenziati.

Le ferite inferte durante ogni incontro con gli eroi persistono, anche se abbiamo successo. I mostri che cadono in battaglia si reincarnano con piena salute, ma ogni volta che lo fanno perdono morale. Se il morale di un mostro scende a zero, diventa inattivo per un certo numero di settimane. Per ripristinare il morale, i mostri possono essere portati fuori dalle loro squadre e posti nella guarnigione per un periodo di riposo. Ogni settimana che passa ripristinerà un po’ di morale. Se vogliamo mantenere le unità nelle loro squadre, possiamo anche scegliere eventi settimanali per ripristinare un po’ del loro morale, come una visita del terapeuta.

Le cicatrici più grandi sono però quelle del boss. La loro salute non torna al massimo dopo la battaglia, ma si rigenera nel tempo. Se il capo ha subito una sconfitta nell’ultima battaglia, è saggio accettare una visita dal dottore se ne viene servita una come evento settimanale. Non importa se una run termina con un successo o una sconfitta, il boss acquisirà sempre una certa esperienza. Ciò alla fine si tradurrà in un aumento di livello che aumenta le loro statistiche e offre loro un punto abilità. Questi possono essere spesi in un albero delle abilità che non solo li influenza individualmente, ma può anche migliorare le possibilità dei loro servitori.

Mostri d’altri tempi

Legend of Keepers vanta una grafica pixel art che ci riporta un po’ al passato, ma è estremamente bella da vedere anche in tempi moderni come quelli di oggi. Molte delle truppe mostruose sono ispirate da leggende, miti e videogiochi. Troviamo spazio per scheletri di ogni tipo, goblin, orchi, demoni, vampiri, ibridi tecnologici, yeti, piante letali e molto altro ancora. Le animazioni degli attacchi poi sono davvero belle da vedere tanto che non ci si stanca mai di osservarle. Ottimi anche i modelli degli eroi che traggono spunto da quello che è l’universo fantasy. Quindi barbari, maghi elementali, arcieri, ladri, monaci guerrieri sono solo alcuni degli avventurieri che dovremo abbattere nei nostri dungeon. Anche in questo caso le animazioni sono molto belle da vedere e offrono attacchi quasi sempre diversi.

Per quanto riguarda i dungeon propongono dei fondali piacevoli, anche se in fin dei conti c’è poca varietà negli scenari e purtroppo dopo un po’ tendono a ripetersi. Per il resto tecnicamente il gioco propone alcune immagini deliziosamente retrò durante gli eventi aziendali. La colonna sonora di Legend of Keepers rimane invece nella norma con musiche di sottofondo fantasy piacevoli che accompagnano il giocatore senza tediarlo nonostante, anche qui, una scarsa varietà.

 

Considerazioni finali

Legend of Keepers si è rivelata una piacevole sorpresa. L’idea di rovesciare il mondo dei giochi di ruolo e metterci nei panni dei cattivi in una sorta di strategico manageriale è senz’altro interessante. Si è sentita forse la mancanza di un più approfondito sistema di gestione dei dungeon, ma i combattimenti funzionano molto bene, collezionare e potenziare mostri è assolutamente divertente e la venatura strategica si sente rendendo le battaglie sempre interessanti. Gli eventi aziendali poi aggiungono quell’umorismo che non guasta mai e funzionano piuttosto bene. L’unica cosa forse che potrebbe far storcere il naso è il loop di eventi che si va a creare e che potrebbe alla lunga diventare ripetitivo. Nonostante tutto gli sviluppatori hanno bilanciato bene il tutto creando comunque un’esperienza divertente. Legend of Keepers offre inoltre anche due modalità aggiuntive; l’Endless Mode dove dover sopravvivere il più a lungo possibile, e per i più sadici Ascension dove accumuleremo handicap ad ogni dungeon difeso con successo. Un peccato per i soli tre Dungeon Manager a disposizione, speriamo magari che Goblinz Studio arricchisca più in là il suo gioco con nuovi contenuti. Se siete degli amanti del fantasy e della strategia, o semplicemente se vi stuzzica l’idea di controllare un esercito di mostri per conto di un’azienda, allora dovreste dare un’occhiata a Legend of Keepers, potrebbe tenervi incollati nel suo folle loop per ore e ore.

Legend of Keepers

17,99
7.8

Gameplay

7.5/10

Grafica

8.0/10

Suono

7.5/10

Longevità

8.0/10

Pros

  • Un continuo loop di eventi che riesce a divertire e intrattenere
  • Buona varietà di mostri
  • Le animazioni degli attacchi sono davvero belle
  • Combattimenti veloci, ma dalla buona profondità strategica
  • Idea di base geniale

Cons

  • Poca gestione effettiva dei dungeon
  • Il loop di eventi potrebbe diventare monotono
  • Solo tre dungeon manager disponibili
Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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