Recensione LG G8X ThinQ: lo smartphone con il doppio display

LG G8X ThinQ è la versione aggiornata di uno dei terminali che hanno fatto maggiormente discutere gli utenti, il richiestissimo LG G8s. Ultimo della propria serie con dual screen venduto in abbinato in confezione (nel prossimo modello verrà considerato come accessorio aggiuntivo), presenta un prezzo ancora particolarmente elevato, ma dalla sua ha sicuramente un meccanismo completamente innovativo.

Prima di tutto parliamo dello smartphone in sé, di base presenta dimensioni non troppo elevate, 159,3 x 75,8 x 8,4 millimetri di spessore, con un peso complessivo di 192 grammi. A differenza dei tantissimi nuovi modelli dall’estetica leggermente kitsch, LG G8X ThinQ appare essere molto pulito ed elegante; il retro è realizzato in un unico pezzo di Gorilla Glass 5, il vetro si interrompe solamente in corrispondenza del flash, in quanto non può essere integrato all’interno dello stesso.

Il profilo è in alluminio lucido, al tatto è piacevole e non troppo scivoloso. L’ergonomia generale ne favorisce sicuramente l’impugnatura, nell’utilizzo di tutti i giorni non è troppo ingombrante né pesante, può essere trasportato facilmente nella tasca dei pantaloni. Spicca sicuramente la presenza, sul lato sinistro, del tasto fisico per il richiamo dell’assistente Google, una peculiarità difficilmente presente sui top di gamma.

 

Display e processore

Il display è un ampio OLED da 6.4 pollici con risoluzione FullHD+ (1080 x 2340 pixel), 402 ppi, rapporto d’aspetto 19.5:9, frequenza di aggiornamento a 60Hz, nonché pieno supporto ad HDR 10. A prima vista, lo dobbiamo ammettere, non c’è stato quell’effetto WOW osservato in pieno nel momento in cui abbiamo preso tra le mani lo Huawei P40 Pro, senza leggere le specifiche tecniche non ci saremmo accorti della presenza di un OLED. Conoscendolo pian piano, tuttavia, sono emerse le sue ottime prestazioni, i colori sono molto più precisi anche di un AMOLED, e grazie alla calibratura DCI-P3 al 100%, la taratura è pressoché perfetta in ogni condizione. Il touchscreen si è rivelato essere ottimo senza alcuna difficoltà di utilizzo, la luminosità massima è molto elevata, anche se a volte il sensore non si è sempre comportato nel miglior modo, variando l’intensità troppo spesso e “violentemente”.

Il processore è il buon vecchio Qualcomm Snapdragon 855, il top di gamma del 2018, un octa-core con processo produttivo a 7 nanometri e frequenza di clock fissata a 2.84GHz. Questi è affiancato da una GPU Adreno 640 e 6GB di RAM LPDDR4X. Chiaramente non ci possiamo in nessun modo lamentare delle prestazioni generali, l’LG G8X ThinQ lo potrete utilizzare per qualsiasi operazione o per sessione di gaming senza problemi; come tutti gli Snapdragon, scalderà leggermente nella parte posteriore.

A differenza dell’LG G8s, il modello corrente perde lo sblocco con il viso 3D, offrendo solamente l’opportunità di sbloccare il terminale con il sensore ottico posto esattamente sotto il display. La procedura è rapida, 9 volte su 10 riconosce perfettamente l’impronta, sarà solamente necessario esercitare una buona pressione per farsi riconoscere, ma per il resto funziona alla perfezione (la velocità è in linea con i top di gamma).

Il terminale viene commercializzato con 128GB di memoria interna UFS 2.1, non espandibile tramite microSD. Il carrellino presenta solamente uno slot, di conseguenza sarà possibile alloggiarvi esclusivamente la nanoSIM.

Concludono le specifiche tecniche la certificazione IP68 contro acqua e polvere, connettività LTE fino a 2Gbps (no 5G), WiFi ac dual band, bluetooth 5.0, NFC, Radio FM, usb type-c 3.1 (con uscita sia audio che video) e jack da 3.5 millimetri nella parte inferiore del terminale.

L’audio è stereo, con supporto DTS:X e calibrazione eseguita da Meridian; la qualità generale è superiore alla media, il suono è estremamente dettagliato, sia alle basse che alle alte frequenze. Il volume è più che adeguato alle nostre necessità.

 

Fotocamera

In netto contrasto con il trend del biennio 2019/2020, l’LG G8X ThinQ integra nella parte posteriore solamente due sensori fotografici, segnale che non sono necessarie tante fotocamere per realizzare buoni scatti. Questi sono nello specifico un principale da 12 megapixel con apertura F1.8 ed un grandangolare da 13 megapixel con apertura F2.4. A conti fatti la qualità delle immagini è complessivamente elevata ed in linea con i terminali della stessa fascia di prezzo, tutti i colori sono fedelmente riprodotti, l’HDR non va a pomparli particolarmente, ed anche le tonalità non assumono nulla di artificioso. Il discorso è valido sia per la principale che la grandangolare (superiore all’esterno a tanti altri sensori dello stesso tipo).

Se proprio dovessimo trovare un elemento negativo, parleremmo dei risultati del grandangolare in notturna; lo smartphone scatta istantanee incredibili anche con scarsa luminosità, la modalità Notte offre quel quid in più che vi aiuterà a superare un buio apparentemente impenetrabile, attivando però il sensore con campo visivo più ampio la differenza si nota parecchio, l’immagine risulta essere molto più scura e “rumorosa”.

video sono realizzati al massimo in 4K 60 fps (la grandangolare si ferma a 30fps), la stabilizzazione è ottica sul sensore principale, manca il ToF, ma è presente l’autofocus laser. La combinazione di tutte queste caratteristiche produce risultati ottimi sia all’aperto che al chiuso, i video sono abbastanza stabili ed i colori ben riprodotti, anche nel dettaglio. Tutto questo è valido, a patto che disattiviate la super stabilizzazione, in caso contrario subirete un duro contraccolpo alla luminosità e alla qualità del filmato stesso. Se interessati, segnaliamo la registrazione audio a 24 bit e la modalità ASMR (ovvero sussurrata).

La fotocamera frontale, incastonata nel notch a goccia removibile, raggiunge addirittura i 32 megapixel, un quantitativo estremamente elevato, con apertura F1.9 e senza stabilizzatore ottico. Qualità eccelsa e decisamente superiore agli altri top di gamma, gli scatti sono perfetti sia all’aperto che con scarsa luminosità.

 

Software e Batteria

Il sistema operativo dell’LG G8X ThinQ è Android 9 Pie con patch aggiornate a Novembre 2019, nonché interfaccia proprietaria LG UX 9. Se in passato abbiamo più volte criticato la EMUI di Huawei, definendola vecchia e sgraziata, la LG UX è perfettamente in stile con l’idea del terminale, nello specifico elegantematura. Al suo interno troviamo tante funzionalità interessanti, l’immancabile Quick Memo+, la modalità ad una mano, le gestures, la floating bar (molto simile alla barra laterale di Oppo, ma più personalizzabile), il launcher di gioco e la possibilità di sdoppiare le app, solo per citarne alcune. Nell’utilizzo quotidiano abbiamo notato una salda e affidabile fluidità, senza rallentamenti o difficoltà da segnalare (sono presenti anche altre applicazioni di contorno per collegare tutto l’ecosistema LG ThinQ).

La batteria è da 4000mAh con ricarica rapida da 20 watt e ricarica wireless; dipendentemente dall’utilizzo del Dual Screen, secondo i nostri test si possono raggiungere 3 ore circa di display attivo, che si tramutano in 1 giorno e mezzo di utilizzo continuativo. Se acquisterete l’G8X ThinQ per utilizzarlo da solo, allora potrete raggiungere anche 2 giorni continuativi.

 

Dual Screen

Arriviamo a parlare della grande novità, una custodia a portafoglio, con collegamento tramite USB Type-C, che nasconde al proprio interno un secondo display identico al principale, quindi con stesse caratteristiche e risoluzione generale. L’inserimento nella cover è molto rapido (sopratutto dopo averci fatto la mano), occupando la type-C non sarà più possibile ricaricarlo tramite tale connettore (senza rimuovere la cover), per fortuna in confezione si trova un aggancio magnetico per facilitare il collegamento alla presa a muro, ma nulla vi vieta di ricaricarlo wireless. Dobbiamo ammettere che il peso e l’ingombro aumentano parecchio, non verrà raddoppiato, ma riteniamo molto difficile pensare di utilizzarlo quotidianamente con la cover installata; le cerniere sono molto solide e permettono di bloccare l’inclinazione dello schermo a piacimento senza problemi.

Nella parte anteriore della cover troviamo un comodissimo piccolo display OLED (non a colori), utile sopratutto per visualizzare le informazioni principali, quali che sono orario, data, stato batteria e notifiche con tanto di icone (è presente l’always on display anche sullo smartphone).

Al netto dei dettagli tecnici e pratici, il dual screen dell’LG G8X ThinQ può essere davvero un plus da tenere in considerazione se volete eseguire più operazioni nello stesso momento. Con un semplice tap potrete sdoppiare lo schermo (aprendo due app diverse in contemporanea), potrete sfruttare entrambi i display con un’unica app (solo per alcune, tuttavia), utilizzare una parte come joystick per il gaming (non andando ad ostruire la visuale con le dita), per finire con utilizzi molto più divertenti, come flash per i selfie o semplicemente come schermo accessorio per la realizzazione di scatti fotografici.

Nel complesso il Dual Screen ci è piaciuto davvero molto, non terremmo lo smartphone sempre installato nella cover in quanto è decisamente ingombrante, ma anche solo pensare di essere in treno e di voler guardare un video mentre si compiono altre operazioni, è un plus notevole e molto apprezzato.

 

LG G8X ThinQ: conclusioni

L’LG G8X ThinQ è un buon top di gamma che, a modo suo, riesce ad essere diverso da tutti gli altri terminali attualmente presenti sul mercato, sia da un punto di vista prettamente estetico, che proprio per l’accessorio in grado di raddoppiarne l’utilità.

Il prezzo di vendita è elevato, ma ogni innovazione ha il suo prezzo da pagare; di seguito la videorecensione ed i pro/contro.

LG G8X ThinQ

949 euro
7.8

Display

8.0/10

Processore

8.0/10

Fotocamera

8.0/10

Software e Batteria

7.5/10

Prezzo

7.5/10

Pros

  • Dual Screen incluso nel prezzo
  • Fotocamera
  • Batteria
  • Display
  • Processore

Cons

  • Manca lo sblocco 3D
  • Sensore di luminosità non al top
  • Sensore grandangolare migliorabile
  • Patch di Google da aggiornare
Denis Dosi

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