La Panasonic Lumix FZ1000 II è una delle bridge più performanti dell’azienda orientale, presenta un sensore da 20,1 megapixel e prestazioni quasi all’altezza delle più rinomate sorelle maggiori, grazie anche alla presenza di un obiettivo in grado di convogliare le esigenze degli utenti desiderosi di un grandangolare e di un telezoom.
Esteticamente la Panasonic Lumix FZ1000 II ricorda perfettamente i modelli già visti in passato, le dimensioni sono ridotte, 136,2 x 97,5 x 131,5 millimetri con un peso complessivo di 810 grammi batteria inclusa. L’impugnatura è decisamente salda, l’utente si ritroverà a poterla trasportare tranquillamente con una sola mano senza la minima preoccupazione; l’unico appunto da fare riguarda lo spazio rimanente tra le dita e l’obiettivo, se avete le mani grosse potreste fare davvero molta fatica. La pulsantistica non cambia rispetto agli altri corpi macchina di Panasonic, sulla parte superiore si trovano le ghiere personalizzabili, i pulsanti FN in gran numero, la ghiera per la modalità d’utilizzo, per la tipologia di scatto, nonché lo zoom attorno al pulsante di scatto. Complessivamente la possiamo consigliare, per le dimensioni, a tutti gli utenti che sono alla ricerca di una soluzione da utilizzare in portabilità per viaggi o “street photo“.
La Panasonic Lumix FZ1000 II è a tutti gli effetti una fotocamera bridge con sensore MOS da 1 pollice ad alta sensibilità da 20,1 megapixel con filtro a colori primari. A catturare la luce troviamo un obiettivo non intercambiabile, un Leica Elmarit (realizzato da 15 elementi in 11 gruppi) con apertura F2.8 – F4.0, lunghezza focale di 25-400 mm e zoom ottico 16x. Obiettivamente ci ha stupito la grandissima versatilità della macchina, con pochissimi tocchi si può tranquillamente passare da una grandangolare a F2.8, sino ad un potentissimo telezoom a F4.0, con ottimi risultati; l’unica “pecca” riguarda la luminosità degli scatti, essendo il sensore relativamente piccolo (ricordiamo essere inferiore del micro 4:3), il processore dovrà darsi davvero da fare per schiarirle il più possibile. Per la stessa motivazione dimenticatevi i bellissimi effetti sfocatura che avete ammirato con gli APS-C, medio formato o similari, con la Panasonic Lumix FZ1000 II sarà abbastanza complicato realizzarli.
Posteriormente troviamo un mirino OLED da 0,39 pollici (corrispondente a 2’360’000 pixel) ed ingrandimento 0,74x, ad affiancare l’ottimo display IPS LCD da 3 pollici (diagonale da 7,5 centimetri) completamente touschscreen e orientabile. Questi permetterà la facile realizzazione di selfie e video vlog, peccato solamente che non sia tiltabile di 180° (come ad esempio accade per le Sony).
Concludono le specifiche tecniche le classiche connettività Wireless e Bluetooth, nonché le interfacce microHDMI, input da 2,5 millimetri, 1 solo slot per la memoria SD, microfono esterno da 3,5 millimetri e microUSB 2.0.
La batteria è agli ioni di litio da 1200mAh, riesce a garantire circa 440 immagini complessive con display acceso e 45 minuti di registrazione video in 4K; i test effettuati ne hanno dimostrato una buona durata complessiva, forse leggermente superiore alla media del settore. Nota negativa riguarda la ricarica, in confezione non troverete un caricabatteria vero e proprio, dovrete necessariamente collegare l’intera macchina tramite il cavo microUSB alla presa a muro.
Le fotografie sono realizzate ad una qualità massima di 4860 x 3648 pixel (flash incorporato nel corpo macchina, ma presente anche la slitta), molto buona la velocità negli scatti continui (1/4000 secondi per l’otturatore meccanico, 1/16000 per l’elettronico) e la possibilità di attivare la modalità 4K Photo di Panasonic.
I risultati ottenuti sono stati decisamente soddisfacenti, non possiamo che apprezzare i colori in ogni condizione di luce, ma sopratutto la presenza di uno zoom ottico 16x molto preciso e quasi perfetto. Molto difficile il controllo dello zoom tramite la ghiera attorno all’obiettivo, abbiamo notato un leggerissimo ritardo tra il momento in cui viene ruotata e l’azione effettiva, in alcune occasioni è quasi “incontrollabile” per un effetto continuo; più sicuro il pulsante “digitale” attorno al tasto di scatto.
La registrazione video raggiunge una qualità massima di 4K (3840 x 2160 pixel, 30p a 100Mbps), con possibilità di appoggiarsi anche al FullHD da 60fps a 28Mbps. In entrambi i casi la durata dei file di registrazione presentano delle limitazioni, con un autofocus abbastanza lento rispetto a quanto siamo solitamente abituati a vedere. La stabilizzazione è ottica ed a 5 assi (no video in 4K per quest’ultima), a mano libera si possono ottenere discreti risultati, combinando comunque una giusta dose di attenzione e di manualità. La qualità dei video ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative, abbiamo utilizzato la Panasonic Lumix FZ1000 II per realizzare svariate recensioni e, grazie anche alla presenza del 3,5mm per il microfono, i filmati sono stati veramente molto interessanti.
In conclusione la Panasonic Lumix FZ1000 II è una buona bridge da consigliare a coloro che sono alla ricerca di un macchina non troppo impegnativa da utilizzare per i propri viaggi, senza spendere cifre superiori ai 700 euro. Gli aspetti positivi sono:
Tra i negativi, invece:
Tutti i nostri test, le considerazioni e le prove sul campo sono incluse nella videorecensione pubblicata qui sotto.
Shark Detect Pro è il nome della nuova gamma di scope elettriche intelligenti di Shark, azienda che nel corso degli anni si sta…
Tra le tante, tantissime, tradizioni del periodo natalizio c'è quella del vischio. Si parla di una tradizione secolare che al…
Quando due cicloni tropicali si scontrano, si creano effetti complessi e straordinari sia nell’atmosfera sia nell’oceano. Un caso emblematico è…
I videogiochi open-world, ottenuti dalla libertà di esplorare vasti ambienti senza rigidi vincoli narrativi, stanno guadagnandosi il riconoscimento non solo…
WhatsApp porta in campo una nuova funzione per gli aggiornamenti di stato. Dopo l'aggiunta delle menzioni per i singoli contatti,…
La dopamina, spesso associata al piacere e alla ricompensa, svolge un ruolo chiave non solo nel cervello, ma anche nella…