La prima fotocamera al mondo in 6K è stata la Panasonic GH5, vero e proprio gioiello dell’azienda per la qualità raggiunta nella realizzazione di un terminale pressoché perfetto per quanto riguarda la ripresa video, sia in 4K che in FullHD ad oltre 100fps.
Rispetto a tante altre mirrorless, la Panasonic GH5 presenta dimensioni leggermente superiori alla media, pari a 98,1 millimetri di altezza, 87,4 millimetri di spessore e 138,5 di larghezza, con un peso (del solo corpo macchina) pari a 725 grammi circa. L’impugnatura è molto comoda e la rende decisamente portabile, leggermente sconsigliata per i vlog, il braccio si potrebbe stancare in tempi brevissimi. Caratterizzata da tantissimi pulsanti personalizzabili a piacimento (ben 8), la fotocamera presenta l’estetica caratteristica delle varie Panasonic, con assenza del flash ma con la presenza del comodo display orientabile completamente touchscreen (LCD TFT con dimensioni di 3,2 pollici e 1’620’000 pixel di risoluzione).
Il terminale è a tutti gli effetti una mirrorless con un sensore da 20 megapixel micro 4:3 e filtro passa-basso. Il mirino presenta uno schermo OLED da 3,7 megapixel con zoom fissato a 0,76x, il telaio è invece realizzato interamente in magnesio.
Creata appositamente per eccellere in campo video, la Panasonic GH5 riesce a soddisfare pienamente anche le richieste dei clienti più esigenti grazie alla possibilità di registrare tranquillamente filmati con qualità 4K a 50/60p (anche in 8/10 bit) e lunghezza illimitata (non viene quindi posto un limite alla durata del filmato); nell’eventualità in cui si riduca la qualità al fullHD, i FPS possono addirittura essere spinti fino a 180. Stupisce positivamente la rapidissima (in soli 0,05 secondi) e silenziosa messa a fuoco, grazie anche alle varie impostazioni presenti di default. Muovendosi tra i menù, infatti, l’utente potrà scegliere tra il tracking di un soggetto, il viso o gli occhi di una persona, ma anche la comoda opzione a 225 aree (tutto è facilitato dalla luce di assistenza).
Le modalità di focus possono infine essere impostate direttamente dall’apposito pulsante, con scelta diretta tra Manual Focus, focus continuo per seguire un oggetto in movimento o focus flessibile per il soggetto che si potrebbe muovere.
Chiudono le specifiche tecniche ben 2 slot per SD, l’uscita video HDMI, l’ingresso per il microfono esterno e quanto di base troviamo sui terminali di questo tipo.
Con la Panasonic GH5 l’utente si trova letteralmente tra le mani una mirrorless APS-C dalle infinite potenzialità e possibilità di personalizzazione. A differenza di altre soluzioni provate in precedenza, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla qualità generale, sopratutto per la “scioltezza” con cui è riuscita a girare video in 4K a 50fps senza davvero mancare un colpo (anche in condizioni di scarsa luminosità).
Pregio del modello in questione è anche il Dual I.S 2 integrato, ovvero uno stabilizzatore d’immagine a 5 assi già presente nel corpo macchina (si aggiungerà ovviamente alle varie soluzioni degli obiettivi), in grado di raddoppiare per cinque volte il raddoppiamento della durata dell’esposizione ed offrire all’utente la ripresa a mano libera senza particolari defezioni.
Panasonic ha spinto moltissimo nel definire la GH5 come la prima fotocamera al mondo per lo scatto d’immagini con qualità 6K (ricavandole da un video girato a 18MP). Il meccanismo può a tutti gli effetti essere considerato un suo tratto distintivo, ruotando la rotellina sulla parte sinistra si riusciranno a catturare immagini in sequenza a 30fps con qualità 6K; sempre nella stessa modalità l’utente potrà optare anche per un 4K a 30 o 60fps.
La batteria interna è veramente capiente, con gli oltre 1860mAh riuscirete a girare almeno 1 ora di video continuativo in 4K o scattare 410 immagini con visualizzazione da display.
In abbinamento alla GH5 abbiamo provato il Lumix G-Vario, un buon 12-35 mm con apertura standard F 2.8II, micro 4:3 e Power O.I.S integrato (stabilizzatore d’immagine di qualità superiore) per una lunghezza totale di circa 73,8 millimetri ed un peso di 305 grammi. Grazie alla presenza di 4 lenti asferiche contro la distorsione sferica, di 1 lente UED per l’aberrazione cromatica e 1 lente UHR per il mantenimento di una qualità d’immagine uniforme, non possiamo che consigliare l’ottica per fotografie d’interni o paesaggi (essendo comunque un grandangolare con un ampio diametro dell’obiettivo).
Volendo restare più sul vago è consigliato puntare verso il DG-Vario Elmarit con lenti prodotte da Leica. In questo caso parliamo di un 12-60 mm di lunghezza focale, con apertura oscillante tra un grandangolare F 2.8 ed un teleobiettivo F 4.0; il peso è leggermente più sostenuto rispetto al precedente, arrivando a 320 grammi con una lunghezza complessiva di 86 millimetri. Come nel caso precedente troviamo esattamente le stesse tecnologie, power O.I.S (lo stabilizzatore d’immagine), il nano surface coating e la presenza di 4 lenti asferiche in aggiunta alle 2 lenti Ed per l’aberrazione cromatica. L’obiettivo in questione è sicuramente consigliato come ottica d’ingresso per l’utente che intende realizzare riprese grandangolari, ma anche veri e propri ritratti.
La Panasonic GH5 è ancora indubbiamente la regina del mercato delle mirrorless, da consigliare assolutamente ai videomaker per la sua facilità d’utilizzo, versatilità e grandissima potenza. Gli aspetti positivi sono:
Sono davvero pochissimi, invece, gli aspetti negativi:
Per ogni altra considerazione in merito non ci resta che rimandarvi alla nostra video-recensione inserita qui sotto (premete questo link per scoprire tutte le altre recensioni di Focustech).
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