News

Recensione Philips Hue: lampadine smart compatibili con gli assistenti virtuali

Le Philips Hue non sono semplici lampadine smart, ma è un vero e proprio ecosistema su cui l’azienda ha voluto creare anche una serie di accessori tramite i quali gli utenti potranno controllare l’intera illuminazione della propria casa semplicemente con un clic dall’applicazione, o tramite i principali assistenti virtuali, quali sono Google Home Amazon Alexa.

La nostra recensione inizia con il Philips Hue Starter Kit, un bundle di prodotti venduti appositamente da Philips proprio per avvicinare gli utenti il più rapidamente possibile alle ampissime possibilità di personalizzazione. Al suo interno trovano posto 3 lampadine White and Color Ambiance E27, un telecomando per il controllo da remoto ed un bridge per il collegamento alla rete internet; il prezzo di vendita di listino si aggira attorno ai 199 euro.

L’utilizzo di qualsiasi accessorio/lampadina Philips Hue necessita dell’installazione del Philips Bridge, anche acquistabile singolarmente a parte. Questi non è altro che un piccolo “quadrottino” di dimensioni pari a 8 x 8 x 2,6 centimetri e peso di 200 grammi, presenta tre led sulla parte superiore (ed un comodissimo pulsante da premere per collegare nuovi accessori) indicanti lo stato, nonché due prese posteriori: una ethernet per il collegamento al modem di casa e naturalmente la DC-IN per la presa a muro.

 

Philips Hue: le caratteristiche ed il funzionamento

Le lampadine smart sono disponibili sul mercato in svariate forme, attacchi (le nostre sono E27, sono in vendita anche E14), ma anche con differenti variazioni di colori. Lo starter kit in nostro possesso include le White and color ambiance, ovvero la possibilità di variare tra bianco caldo/freddo ed i vari colori (sono effettivamente le più costose); sul mercato si possono anche trovare solamente a luce calda o con possibilità di variare tra luce calda/fredda.

Indipendentemente dalla tipologia di lampadina scelta, sono completamente LED (quindi accensione/spegnimento istantanei), con protocollo bluetooth e zigbee, garantiscono oltre 50’000 accensioni ed una durata di 25’000 ore con classificazione A+. Essendo LED garantiscono la massima resa con il minimo dispendio di energia, a conti fatti con un consumo di soli 9W renderanno esattamente come una normale lampadina da 60W.

L’altra caratteristica che le rende veramente speciali è la possibilità di dimmerarle (ovvero variare l’intensità) dall’applicazione, tramite un assistente virtuale o il telecomando incluso in confezione. Le nostre White and Color Ambiance garantiscono più di 50’000 sfumature di luce bianca da calda a fredda con oltre 16 milioni di colori o sfumature degli stessi.

Il loro funzionamento è possibile grazie proprio al Philips Bridge, l’utente lo deve sempre mantenere collegato alla presa a muro e, tramite ethernet, al modem di casa (assente il collegamento WiFi). In questo modo le lampadine si interfacceranno con lo stesso e potranno essere controllate anche da remoto; chiaramente, nell’eventualità in cui dovesse mancare la rete internet, l’utente potrà accenderle come semplici lampadine tramite l’interruttore di casa, ma non potrà dimmerarle o variare le colorazioni dall’app/assistente virtuale.

 

Hue: applicazione ufficiale, funzionalità speciali e telecomando

Fulcro di tutto l’ecosistema, senza la quale non sarebbero così interessanti, è proprio l’applicazione Philips Hue scaricabile gratuitamente dal Play Store o dall’App Store. L’accoppiamento di ogni accessorio o lampadina aggiuntiva, dopo aver ovviamente installato il bridge, è rapidissimo ed alla portata di tutti; i vari prodotti vengono organizzati in Stanze, in modo da permettere all’utente di accedervi in pochissimi clic.

Per ogni lampadina sarà possibile variare intensità o sfumatura di colore, oppure creare scene personalizzate (aggiungendole alle predefinite). L’idea è quella di riuscire ad accedere rapidamente ad una determinata impostazione in una stanza, anche con combinazione di più luci, senza dover configurare il tutto singolarmente ogni volta. E’ indubbiamente una funzionalità comodissima e che permette grandissime possibilità di applicazione.

Con uno degli ultimi aggiornamenti, Philips ha introdotto la possibilità di personalizzare lo stato della lampadina all’atto dell’accensione; di base viene impostato il bianco caldo con piena luminosità, tuttavia l’utente potrà personalizzarlo a piacimento, oppure recuperare l’ultimo stato prima dell’interruzione. Per il corretto funzionamento da remoto o tramite l’applicazione, è bene ricordare che tutti gli interruttori fisici di casa dovranno essere attivi, nell’eventualità in cui doveste spegnerlo inavvertitamente, sappiate che non potrete più riaccendere la lampadina senza premerlo fisicamente.

Il secondo plus dell’applicazione Philips Hue sono le cosiddette attività quotidiane, ovvero all’utente viene offerta la possibilità di impostare routine personalizzate automatiche che si attiveranno al soddisfacimento di determinate condizioni: il ritorno a casa, il risveglio (è possibile accendere lentamente la luce a partire da un determinato orario o giorno della settimana), addormentarsi, un timer o conto alla rovescia con dimmer in negativo, un orario specifico, all’alba, al tramonto e chi più ne ha più ne metta.

L’ultima funzione da segnalare riguarda le aree di intrattenimento, acquistando lampadine a colori, strisce led o lampade vere e proprie, si potranno creare aree composte da singoli o più dispositivi in cui la luminosità ed il colore verranno variate in relazione a musica o al video mostrato a schermo. Il suo funzionamento è incredibile e perfetto, ma è anche abbastanza limitato, tenete conto che, per i video, ad esempio sarà necessario installare un programma sul PC (Hue Sync), sincronizzarlo con le lampade dell’area di intrattenimento e poi avviare il filmato direttamente dal notebook. Le limitazioni ci sono, ma se sfruttati determinati dispositivi, potrete restarne decisamente soddisfatti.

Il telecomando è un accessorio che può aiutare gli utenti a controllare le lampadine senza passare dall’applicazione, si possono accoppiare fino ad un massimo di 10 luci per interruttore, integra una batteria a bottone con durata minima di 3 anni (e completamente sostituibile). Le dimensioni sono limitate, 14 x 115 x 70 mm per la piastra da attaccare a muro e di 11 x 92 x 35 mm per l’interruttore vero e proprio (removibile dalla stessa grazie ad un comodo magnete). Sulla parte superiore troviamo 4 pulsanti per accensione/spegnimento e per dimmerare le lampadine, molto comoda la possibilità di impostare determinate scene (dall’applicazione), variandole con pressioni multiple dei tasti del telecomando. Per il suo funzionamento è necessario il collegamento allo Hue Bridge.

Da non dimenticare infine la piena compatibilità con gli assistenti virtuali, quali sono Google Home Amazon Alexa, dopo aver importato l’account nelle rispettive applicazioni si potranno controllare le lampadine ed inserirle in comode routine, senza accedere all’app ufficiale Philips Hue.

 

Hue: aspetti negativi e positivi

Philips Hue è indubbiamente il migliore ecosistema attualmente in circolazione, costa tanto, ma la qualità è decisamente superiore alla media. Tra gli aspetti positivi troviamo:

  • Compatibilità con assistenti virtuali.
  • Semplicità di utilizzo e tantissime sfumature di colori effettivamente raggiungibili.
  • Consumo di energia ridottissimo.
  • Applicazione d’altissimo livello, l’interfaccia è pulita, ma sono le funzioni aggiuntive che la rendono quasi unica (tutte funzionano perfettamente e senza intoppi).
  • Possibilità di dimmerare e passare dallo 0 al 100% in pochissimi secondi.

Tra i negativi, invece:

  • Luminosità non elevatissima, se illuminate una stanza ampia potreste fare fatica.
  • Telecomando quasi inutile se avete in casa Google Home o un Amazon Echo.
  • Necessario installare lo Hue Bridge fisicamente al modem (sarebbe molto comodo la connettività WiFi), si possono accoppiare al massimo 12 accessori e 50 lampadine.
  • Aree di intrattenimento molto limitate, funzionalità ancora da sviluppare pienamente.

Per conoscere da vicino l’ecosistema Philips Hue Starter Kit non vi resta che guardare la nostra videorecensione completa (cliccate qui per invece tutte le nostre altre recensioni).

Denis Dosi

Recent Posts

Recensione Blasphemous 2: Mea Culpa – il DLC che completa la storia

Blasphemous 2 è stato indiscutibilmente uno dei titoli più discussi ed apprezzati dell'intero panorama videoludico degli ultimi anni, un gioco capace…

12 Novembre 2024

MacBook Air OLED non arriverà prima del 2028

Brutte notizie per chi sperava in un lancio "imminente" dei MacBook Air con display OLED. Stando ad un recente report…

12 Novembre 2024

Le nanoplastiche possono indebolire l’efficacia degli antibiotici

Un nuovo studio rivela che le nanoplastiche, minuscole particelle di plastica di dimensioni inferiori a 0,001 millimetri, possono compromettere la…

12 Novembre 2024

Il ruolo protettivo della madre nel prevenire il PTSD nei bambini

Il ruolo della madre nel proteggere il bambino dal Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) è di fondamentale importanza. Diversi studi…

11 Novembre 2024

Macchie verdi su Marte: una scoperta inaspettata del rover Perseverance

Il rover Perseverance della NASA ha individuato insolite macchie verdi su alcune rocce marziane, suggerendo che possano essere state in…

11 Novembre 2024

Perché alcuni di noi restano sedentari? la risposta è nei tratti della personalità

È ormai noto che l'attività fisica e lo stile di vita sedentario non dipendono solo da fattori ambientali, come la…

11 Novembre 2024