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Reinfezione da Covid-19: una donna olandese prima vittima

Una donna di 89 anni proveniente dai Paesi Bassi è la prima persona deceduta dopo una reinfezione da Covid-19. Tuttavia, non è chiaro quanto il suo caso possa essere rappresentativo: la signora si stava sottoponendo a chemioterapia per un raro tipo di cancro al midollo osseo chiamato macroglobulinemia di Waldenström. Come è noto, questo trattamento riduce la capacità di funzionamento del sistema immunitario.

 

Il primo caso noto di decesso dopo reinfezione da Covid-19

Durante il primo episodio, l’anziana signora era stata ricoverata in ospedale con febbre e tosse forte. Dopo 5 giorni, i suoi sintomi si erano attenuati ed era stata dimessa. Circa 2 mesi dopo, e dopo soli 2 giorni dal trattamento chemioterapico, la paziente ha sviluppato nuovamente febbre, tosse e difficoltà respiratorie.

Gli esami del sangue effettuati nei giorni 4 e 6 dell’infezione non hanno rilevato la presenza di anticorpi contro il coronavirus. Gli anticorpi sono proteine prodotte dal sistema immunitario che si legano al virus, impedendogli di agganciarsi alle cellule. I test genetici hanno riscontrato lievi differenze nella composizione dei virus che hanno causato la prima e la seconda infezione, il che suggerisce che la sfortunata signora abbia contratto il virus due volte. La recidiva di COVID-19 si è rivelata più grave, causando la morte della paziente circa 2 settimane più tardi.

Diversi casi di reinfezione da Covid-19 sono stati segnalati in diverse parti del mondo. Negli Stati Uniti, un uomo di 25 anni del Nevada e un uomo di 42 anni della Virginia hanno contratto nuovamente il virus circa 2 mesi dopo essere risultati positivi la prima volta. I test genetici mostrano che entrambi gli uomini avevano contratto due ceppi leggermente diversi. Inoltre, altri casi di reinfezione da Covid-19 sono stati segnalati a Hong Kong, in Belgio, nei Paesi Bassi, in India e in Ecuador. Nessuno di essi, tuttavia, risulta deceduto.

Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay

Gloria Fiorani

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