News

Respirazione e Memoria: il sottile legame tra come respiriamo e cosa ricordiamo

La memoria umana è un processo complesso e affascinante che continua a incuriosire gli scienziati e i ricercatori. Mentre molte persone sono consapevoli dell’importanza di una buona alimentazione, dell’esercizio fisico e di un sonno adeguato per migliorare la memoria, un aspetto spesso trascurato ma altrettanto significativo è il ruolo che svolge la respirazione nella formazione e nel recupero dei ricordi. I ricordi sono immagazzinati attraverso meccanismi di plasticità sinaptica che modificano la struttura dei neuroni in maniera permanente.

Finora la scienza è stata concorde nel ritenere che questi meccanismi avvenissero soltanto nei momenti in cui il cervello era “a riposo”, ovvero durante il sonno. Tuttavia il nuovo studio dimostra che anche mentre siamo svegli e il nostro cervello è impegnato in attività, hanno luogo i processi che portano alla modificazione dei neuroni e, di conseguenza, al “salvataggio” di informazioni ed esperienze sotto forma di ricordi.

 

Memoria e respirazione, scoperto il forte legame tra il nostro respiro e i nostri ricordi

Fin dalla più tenera età, impariamo l’importanza di respirare correttamente. Tuttavia, raramente consideriamo che la nostra respirazione possa influenzare la nostra capacità di apprendimento. La respirazione profonda e ritmica fornisce al nostro cervello l’ossigeno di cui ha bisogno per funzionare al meglio. Quando respiriamo in modo inefficace o affannoso, l’apporto di ossigeno al cervello è ridotto, compromettendo la nostra capacità di concentrarci e memorizzare informazioni. Il legame tra la respirazione e lo stress è ben noto. La respirazione profonda può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando il benessere psicofisico complessivo. Ma c’è di più: lo stress cronico può avere effetti negativi sulla memoria a breve e lungo termine. Respirare in modo consapevole e rilassato può aiutare a mitigare gli effetti negativi dello stress sulla nostra capacità di ricordare.

Ora il nuovo studio ha suggerito che il ritmo della nostra respirazione può influenzare direttamente il processo di codifica dei ricordi. Quando respiriamo in un ritmo regolare e coerente, sembra che il nostro cervello sia più in grado di organizzare e memorizzare le informazioni in modo efficace. Questo suggerisce che la pratica di tecniche di respirazione controllata potrebbe migliorare la nostra capacità di memorizzare nuove informazioni. Oltre all’acquisizione di nuove informazioni, la respirazione può anche influenzare il recupero dei ricordi precedentemente memorizzati. Alcune tecniche di respirazione, come la respirazione lenta e profonda, possono aiutare a rilassare il cervello e facilitare il recupero di ricordi che altrimenti potrebbero sfuggire.

 

È bene praticare tecniche specifiche per la respirazione

Per sfruttare appieno il potenziale della respirazione per migliorare la memoria, è possibile praticare alcune tecniche specifiche. La respirazione diaframmatica, in cui si inspira lentamente attraverso il naso e si espira attraverso la bocca, è una pratica comune per ridurre lo stress e migliorare la concentrazione. La meditazione e lo yoga incorporano anche tecniche di respirazione che possono avere benefici positivi sulla memoria. Infine, la qualità del sonno è cruciale per la memoria. La respirazione corretta può aiutare a migliorare la qualità del sonno, il che a sua volta può rafforzare la nostra memoria. La respirazione profonda e rilassante prima di coricarsi può favorire un sonno più profondo e rigenerante.

La ricerca scientifica suggerisce che la respirazione può influenzare direttamente la nostra memoria, sia nell’apprendimento che nel recupero dei ricordi. Pertanto, investire tempo ed energie nello sviluppo di buone abitudini di respirazione potrebbe rivelarsi un passo significativo verso una memoria più forte e una mente più sana.

Foto di Willfried Wende da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Recent Posts

Potere dell’Olfatto: come gli esseri umani rilevano cambiamenti chimici negli odori

Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…

15 Novembre 2024

Esercizio e crescita dei nervi: l’impatto biochimico e fisico

L'esercizio fisico è noto per i suoi benefici sul sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SNP), supportando la crescita e…

15 Novembre 2024

Cellule gliali nella depressione e nella schizofrenia: nuove prospettive di ricerca

Le cellule gliali, che svolgono funzioni essenziali di supporto nel sistema nervoso centrale, sono oggi al centro di un crescente…

14 Novembre 2024

Recensione Philips OneBlade 1st Shave: il rasoio per gli adolescenti

Philips OneBlade è indiscutibilmente una delle serie di rasoi più amati, soprattutto per quanto riguarda il suo eccellente rapporto qualità/prezzo, oltre…

14 Novembre 2024

Il Cubo di Rubik Quantistico: Un Puzzle con Infinite Soluzioni

Un cubo di Rubik quantistico è un concetto che prende il classico cubo di Rubik e lo trasporta in una…

14 Novembre 2024

Amazon: arrivano le prime offerte del Black Friday

Siete alla ricerca di affari tecnologici? Amazon ha appena lanciato le prime offerte del Black Friday! Nonostante manchino ancora alcuni…

14 Novembre 2024