Foto di Marco Bianchetti su Unsplash
Ci sono alcuni animali nel mondo che sono in grado di far ricrescere alcuni dei propri arti. L’uomo non è tra questi, ma neanche i topi eppure per quest’ultimi dei ricercatori sono riusciti in qualcosa di particolare. Hanno inserito una piccolissima fetta di genoma di cervo nelle cavie di laboratorio ottenendo in quest’ultima la comparsa di piccole corna.
Secondo i ricercatori dietro a questo studio, sarebbe possibile risvegliare la capacità rigenerativa di organi nascosta nel DNA anche dei mammiferi. L’essere riusciti a far ricrescere delle corna alle velocità quasi di 3 centimetri al giorno potrebbe aprire la porta per il trattamento di persone a cui mancano degli arti.
Un ricercatore cinese di nome Toa Qin e il suo team hanno studiato le corna del cervo Sika, che ricrescono ogni anno, per capire come funziona la rigenerazione del tessuto. Hanno scoperto un tipo di cellula staminale che è molto attiva nella rigenerazione delle corna e che cambia durante il processo di crescita. Hanno anche isolato i geni importanti per la crescita delle corna e hanno utilizzato le cellule staminali per far crescere mini-corni sui topi. Anche se questo metodo potrebbe sollevare preoccupazioni etiche, potrebbe fornire spunti sulla rigenerazione del tessuto osseo nei mammiferi.
Ovviamente da qui a far ricrescere gli arti umani ce ne passa, ma l’idea di base non è in realtà così lontana. Per cominciare bisogna capire se sono presenti geni analoghi nei mammiferi in grado di lavorare su un processo di rigenerazione.
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