News

È possibile ridurre ansia e stress senza farmaci antidepressivi

Secondo una recente ricerca, un programma guidato di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza potrebbe essere efficace quanto l’uso di farmaci antidepressivi. Nello specifico un tipo di approccio del genere è stato confrontato con il trattamento con il comune farmaco antidepressivo escitalopram, generalmente utilizzato per i pazienti con disturbi d’ansia.

 

La meditazione è efficace quanto i farmici nella riduzione di stress e ansia

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati il 9 novembre 2022 sulla rivista JAMA Psychiatry, è un primo studio clinico randomizzato guidato dai ricercatori del Georgetown University Medical Center.

Come afferma Elizabeth Hoge, MD, direttore del programma di ricerca sui disturbi d’ansia e professore associato di psichiatria a Georgetown e autrice principale dello studio, questa ricerca “fornisce prove per medici, assicuratori e sistemi sanitari di raccomandare, includere e supportare economicamente, interventi di riduzione dello stress basata sulla consapevolezza come trattamento efficace per i disturbi d’ansia.”

I disturbi d’ansia possono essere spesso molto dannosi e includono spesso forme diverse che possono portare ad un aumento del rischio di suicidio, disabilità e angoscia e sono per questo comunemente trattati nelle cliniche psichiatriche. Un programma invece basato su un percorso meditativo, incentrato sulla consapevolezza, possono essere svolti in ambienti non medici e non necessariamente richiedono la presenza di personale medico.

I farmaci attualmente prescritti per i disturbi possono essere molto efficaci, ma molti pazienti hanno difficoltà ad assumerli, non rispondono oppure sono sopraffatti dagli effetti collaterali. La scienza era già a conoscenza che interventi standardizzati basati sulla consapevolezza, come la riduzione dello stress basata sulla consapevolezza (MBSR), possono ridurre l’ansia e lo stress. Ma fino ad ora nessuno di questi protocolli era mai stato paragonato in uno studio clinico con interventi incentrati su farmaci anti-ansia efficaci.

 

Lo studio clinico ed i suoi risultati

L’analisi alla base dello studio è stata condotta su 276 pazienti tra giugno 2018 e febbraio 2020, provenienti da tre ospedali di Boston, New York City e Washington, DC. Ogni paziente è stato assegnato in modo casuale ad un programma di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza o sul farmaco antidepressivo escitalopram.

Coloro che hanno partecipato ai protocolli MBSR, hanno partecipati a lezioni settimanali per otto settimane, della durata di due ore e mezza. A queste si sono aggiunte una giornata di ritiro durante il fine settimana alla quinta o alla sesta settimana ed esercizi quotidiani di pratica a casa della durata di 45 minuti.

I sintomi di ansia e stress dei pazienti sono stati valutati all’inizio del test, al completamento dell’intervento di 8 settimane e con alcune valutazioni post-trattamento a 12 e 24 settimane. Le valutazioni sono state condotte senza che i valutatori clinici fossero a conoscenza di quale fosse il protocollo seguito dai pazienti.

Alla fine dello studio i ricercatori hanno utilizzato una misura di valutazione convalidata per valutare la gravità dei sintomi dell’ansia in tutti i disturbi ed hanno osservato in entrambi i gruppi una riduzione dei sintomi di ansia e stress con una riduzione media di 1,35 punti nel protocollo MBSR e una riduzione media di 1,43 punti per il farmaco, quindi un risultato statisticamente equivalente.

 

Non tutti sono disposti a intraprendere percorsi meditativi

Hoge spiega però che è anche “importante notare che sebbene la meditazione di consapevolezza funzioni, non tutti sono disposti a investire tempo e sforzi per completare con successo tutte le sessioni necessarie e fare pratica regolare in casa”.

Per invogliare le persone a intraprendere questo tipo di percorsi Hoge sottolinea che ci sono molte app, telefoniche e tramite video in streaming, che offrono meditazione guidata. Anche se i ricercatori non sanno come le app si confrontano con l’esperienza di gruppo settimanale completa e di persona, e come questo possa inficiare sui risultati finali.

Foto di Wokandapix da Pixabay

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Recent Posts

WhatsApp porta in campo nuovi strumenti per le GIF

Dopo aver ridisegnato la sezione delle GIF e degli sticker per renderla più funzionale, WhatsApp continua a migliorarla portando in…

15 Novembre 2024

Uova contro il colesterolo e a protezione del cervello

Un nuovo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e le uova, o perlomeno della lotta per capire se fanno bene o…

15 Novembre 2024

Dal video alla sala operatoria: i robot e il futuro della chirurgia autonoma

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha portato enormi progressi nella medicina e, in particolare, nella chirurgia assistita da robot.…

15 Novembre 2024

Potere dell’Olfatto: come gli esseri umani rilevano cambiamenti chimici negli odori

Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…

15 Novembre 2024

Esercizio e crescita dei nervi: l’impatto biochimico e fisico

L'esercizio fisico è noto per i suoi benefici sul sistema nervoso centrale (SNC) e periferico (SNP), supportando la crescita e…

15 Novembre 2024

Cellule gliali nella depressione e nella schizofrenia: nuove prospettive di ricerca

Le cellule gliali, che svolgono funzioni essenziali di supporto nel sistema nervoso centrale, sono oggi al centro di un crescente…

14 Novembre 2024