Sono molti a soffrire di disturbi del sonno e non dormire quanto basta può avere effetti spiacevoli su una persona. Tuttavia secondo un nuovo studio nel Regno Unito, il problema può essere risolto con un particolare ingrediente aggiunto al nostro pasto serale. Secondo uno studio dell’SSN (Servizio Sanitario Nazionale) mangiare il riso bianco prima di andare a dormire può aiutare a conciliare il sonno.
Nel Regno Unito una persona su tre fatica a chiudere gli occhi ogni notte. Durante il giorno questo può comportare complicazioni e gli effetti della privazione del sonno a lungo termine possono essere disastrosi. Non dormire il giusto ad esempio può comportare obesità, malattie cardiache e diabete, riporta l’SSN.
Un recente studio effettuato su 1.848 persone ha tuttavia dimostrato che assumendo non solo riso bianco, ma anche pane o noodles, si può dormire meglio. Una maggiore assunzione di questi cibi assicura un sonno migliore, inclusa un sonno più lungo e duraturo. La ricerca riferisce il riso dovrebbe venir consumato almeno un’ora prima di andare a dormire per una maggiore efficacia.
È da notare che il riso bianco ha un alto contenuto di carboidrati. Il suo contenuto di carboidrati e la mancanza di fibre significa che si colloca in alto nell’indice glicemico, ciò significa che è un alimento che aumenta velocemente il livello di zucchero nel sangue. Per questo i diabetici dovrebbero far attenzione nell’assunzione di questo alimento.
Secondo l’SSN, dormire un tot di ore al giorno aiuta il nostro organismo. L’orologio interno del nostro corpo e della nostra mente ha bisogno di una routine prestabilita. Ad esempio un adulto dovrebbe dormire in media dalle sei alle nove ore ogni notte. È anche importante provare a svegliarsi ogni giorno alla stessa ora.
“Mentre può sembrare una buona idea provare a recuperare il sonno dopo una brutta notte, farlo regolarmente può anche interrompere la routine del sonno”, avverte l’SSN.
Rilassarsi è determinante prima di coricarsi. A volte avere una mente sgombra da pensieri e priva di distrazioni può aiutare. Una semplice tecnica che l’SSN consiglia è scrivere delle liste di “cose da fare” per il giorno dopo. L’organizzare i propri pensieri può aiutare a liberare la mente, spiega l’SSN.
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