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Rivoluzione Genetica: un nuovo test per combattere la cecità ereditaria nei cani

La cecità ereditaria è una condizione che affligge molte razze di cani, causando loro una significativa perdita di qualità della vita. Recentemente, un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo test genetico che promette di rivoluzionare il modo in cui questa malattia viene individuata e prevenuta. I cani con PRA hanno una vista normale alla nascita, ma all’età di quattro o cinque anni saranno completamente ciechi. Un nuovo studio ha identificato la mutazione genetica che causa la PRA nei cani da pastore inglesi e ha sviluppato un test del DNA per essa.

Identificando i cani portatori della malattia prima che la loro vista inizi a peggiorare, questo fornisce uno strumento per guidare le decisioni di allevamento in modo che la malattia non venga trasmessa ai cuccioli. Queste mutazioni possono portare a varie forme di degenerazione retinica, come la atrofia progressiva della retina (PRA), che provoca la perdita graduale della vista. Identificare precocemente questi difetti genetici è cruciale per prevenire la diffusione della malattia attraverso la selezione degli allevamenti.

 

Cani, un nuovo test potrebbe diagnosticare la cecità ereditaria

La diagnosi precoce della cecità ereditaria permette agli allevatori di prendere decisioni informate sulla riproduzione dei loro cani. Tradizionalmente, i metodi diagnostici si basavano su esami clinici che potevano individuare la malattia solo quando già in fase avanzata. Il nuovo test genetico, invece, consente di rilevare le mutazioni prima che i sintomi clinici si manifestino. Il nuovo test genetico è stato sviluppato utilizzando tecniche avanzate di sequenziamento del DNA. Questo test analizza specifiche sequenze genetiche note per essere associate alla cecità ereditaria. Attraverso un semplice campione di sangue o saliva, i ricercatori possono identificare la presenza di queste mutazioni nei cani, permettendo una diagnosi rapida e precisa.

Uno dei principali vantaggi del nuovo test genetico è la sua alta precisione. Rispetto ai metodi tradizionali, questo test può individuare le mutazioni genetiche con un’accuratezza superiore al 99%. Inoltre, esso è relativamente semplice da eseguire e non invasivo per l’animale, rendendolo accessibile a un numero maggiore di proprietari di cani e allevatori. L’implementazione di questo test genetico avrà un impatto significativo sulla selezione degli allevamenti. Gli allevatori potranno evitare di far riprodurre cani portatori delle mutazioni genetiche responsabili della cecità ereditaria. Questo contribuirà a ridurre drasticamente il numero di cani affetti dalla malattia nelle generazioni future, migliorando la salute generale delle popolazioni canine.

Per i proprietari di cani, il nuovo test genetico offre la possibilità di conoscere lo stato di salute genetica del loro animale domestico fin dalla giovane età. Questo consente di adottare misure preventive e di monitorare attentamente la vista del cane, intervenendo tempestivamente in caso di segni di degenerazione retinica. Il successo di questo test genetico apre nuove possibilità per la ricerca genetica veterinaria. Potrebbe essere il primo passo verso lo sviluppo di test simili per altre malattie ereditarie che affliggono i cani. Inoltre, questa tecnologia potrebbe essere adattata per l’uso in altre specie animali, migliorando la salute e il benessere degli animali domestici in generale.

In sintesi, il nuovo test genetico rappresenta un significativo progresso nella lotta contro la cecità ereditaria nei cani. Con la sua capacità di individuare precocemente le mutazioni genetiche responsabili della malattia, offre strumenti preziosi agli allevatori per migliorare la selezione genetica e ai proprietari per prendersi cura meglio dei loro animali. Questa innovazione promette di ridurre l’incidenza della cecità ereditaria, migliorando la qualità della vita di numerosi cani in tutto il mondo.

Immagine di freepik

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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