Durante la pandemia di coronavirus, una delle parti più rischiose del lavoro di un operatore sanitario è visitare le persone che presentano sintomi di Covid-19. I ricercatori del MIT e del Brigham and Women’s Hospital sperano però di ridurre questo rischio utilizzando robot in grado di misurare a distanza i segni vitali dei pazienti. I robot, controllati da un dispositivo portatile, possono trasportare un tablet che consente ai medici di chiedere ai pazienti i loro sintomi senza necessariamente recarsi nella loro stessa stanza.
“Uno dei nostri obiettivi è utilizzare l’automazione e la tecnologia robotica per proteggere le persone che svolgono lavori pericolosi“, afferma Henwei Huang, studente post-dottorato del MIT. “Abbiamo pensato che sarebbe stato possibile utilizzare un robot per scongiurare il rischio che l’operatore sanitario si esponesse direttamente al paziente“. Utilizzando quattro telecamere montate su un robot sviluppato da Boston Dynamics, i ricercatori hanno dimostrato di poter misurare la temperatura corporea, la frequenza respiratoria e cardiaca e la saturazione di ossigeno nel sangue da una distanza di due metri.
“Siamo entusiasti di aver inaugurato questa partnership tra industria e università, in cui scienziati con competenze in ingegneria e robotica hanno collaborato con i team clinici dell’ospedale per mettere a punto tecnologie così sofisticate“, afferma Giovanni Traverso, assistente professore di ingegneria meccanica del MIT, gastroenterologo al Brigham and Women’s Hospital e autore principale dello studio. Quando a marzo i casi di Covid-19 hanno iniziato a crescere a Boston, molti ospedali, tra cui il Brigham and Women’s, hanno allestito tende di triage al di fuori dei loro reparti di emergenza per visitare le persone con sintomi tipici della malattia e una componente importante di queste visite è la misurazione dei segni vitali, inclusa la temperatura corporea.
I ricercatori del MIT e della BWH hanno quindi avuto l’idea di utilizzare la robotica per consentire il monitoraggio senza contatto dei segni vitali, per consentire agli operatori sanitari di ridurre al minimo la loro esposizione a pazienti potenzialmente infettivi. Per ottenere questo risultato, hanno utilizzato un robot noto come “Spot“, che può camminare su quattro zampe, in modo simile a un cane. Gli operatori sanitari possono manovrare il robot fino a dove si trovano i pazienti, utilizzando un controller portatile. I ricercatori hanno montato quattro diverse telecamere sul robot: una telecamera a infrarossi e tre telecamere monocromatiche.
“Non abbiamo sviluppato una nuova tecnologia per eseguire le misurazioni, in realtà“, afferma Huang. “Quello che abbiamo fatto è stato integrare insieme diverse tecnologie in modo molto specifico per la gestione dell’emergenza Covid-19, per analizzare diversi segni vitali allo stesso tempo“. In questo studio, i ricercatori hanno eseguito le misurazioni su volontari sani e ora stanno pianificando di testare il loro approccio robotico sui pazienti infetti in un pronto soccorso ospedaliero.
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