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Gli scienziati creano robot Terminator grazie all’intelligenza artificiale

Non sono ragionevolmente gli assassini umanoidi visti nei film di Terminator. Tuttavia, queste macchine inquietanti hanno acquisito le più moderne e principali vie dell’informazione. Gli scienziati hanno creato minuscole macchine che possono divorare, sviluppare e persino evolversi in modo simile alle creature reali, scatenando le paure di una rivolta robotica.

In pratica, alla fine invecchiano e muoiono: un ciclo di vita che, nella sua complessità, in nessun caso prima d’ora, era considerato e associato ai robot. 

 

I robot che “muoiono”

La notizia ha sorpreso i commentatori online, uno dei quali ha paragonato il lavoro a “Skynet”, la compagnia fittizia immaginaria dietro i robot Terminator. Secondo il professor Dan Luo, un biologo della lezione di Cornell che ha lavorato alla sfida, le macchine sono tanto avanzate quanto un semplice organismo come la muffa. “Stiamo introducendo un nuovo tessuto pratico pensato per mezzo del suo personalissimo metabolismo sintetico“, ha detto il professor Luo. “Non realizziamo qualcosa di vivo, tuttavia stiamo sviluppando materiali che siano molto più utili di quanto sia mai stato considerato prima“.

Lo scienziato e il suo team hanno trasformato i loro robot nell’uso di un bio-tessuto creato dall’uomo e basato sul DNA. Il materiale è in grado di ospitare questo bio-tessuto, insieme ai mezzi per metabolizzare – generare e consumare energia – e auto-incontrarsi.

Quando lasciato ai suoi stessi congegni, nel corso dell’esperimento, il tessuto modellava piccole macchine che si muovevano da sole, crescevano, si evolvevano, consumavano sostanze e, alla fine, morivano. 

Gli scienziati hanno persino affrontato anche un’ulteriore sfida: il creare una razza diversa. Le macchine non sono vive da sole, ma agiscono come “moduli abitativi” e potrebbero aprire la strada a robot autosufficienti. “Successivamente, il dispositivo può anche risultare in macchine sensibili che si autoriproducono“, ha osservato il membro del team Shogo Hamada.

Ad ogni modo, il timoredubbio permane: ovvero, che ciò possa anche innescare timori sui robot indipendenti che occupino il pianeta, scoprendo di riprodursi e aggiornarsi. Le opinioni, online e offline, sono discordanti ma in molti convogliano su un’unica soluzione: queste macchine sono descritte come “terrificanti”.

Cornell sta tentando di diventare il prossimo Skynet?“, scrive un utente di Twitter. Mentre un altro fa eco: “Nessuno ha visto almeno uno dei film di Terminator? Stiamo facendo in modo che ciò accada davvero? veramente???“.

Così finisce l’umanità“, ha commentato un altro utente.

Il miliardario Elon Musk ha in passato avvertito che tali macchine intelligenti potrebbero diventare “un dittatore immortale dal quale non possiamo in alcun modo scappare“. Le sue paure sono riecheggiate usando la previsione del fondatore di Microsoft Bill Gates, che ha osservato come la probabilità che l’umanità si erga con l’aiuto dell’IA corrisponda a quella delle armi nucleari.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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