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La Russia sta usando il riconoscimento facciale per contenere il coronavirus

Il sindaco di Mosca ha affermato che la città sta utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale per monitorare i pazienti potenzialmente infetti in quarantena e assicurarsi che non abbandonino i loro alloggi, secondo un rapporto di Reuters.

Da quando lo diffusione del coronavirus è diventata una minaccia globale per i viaggiatori, la Russia ha temporaneamente bloccato la nazione ai cittadini cinesi; i residenti russi sono invece autorizzati a tornare, ma devono trascorrere due settimane a casa, indipendentemente dal fatto che mostrino o meno i sintomi del virus, così riferisce il rapporto.

Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca, ha annunciato che circa 2.500 persone che sono volate in città dalla Cina sono sotto quarantena. Il governo sta usando il riconoscimento facciale per identificare potenziali portatori della malattia al di fuori delle zone di quarantena.

Misure di sicurezza rigide per impedire il contagio

Sobyanin ha confermato che i filmati di sorveglianza hanno impedito a una donna tornata dalla Cina di lasciare il suo appartamento a Mosca. Attraverso il riconoscimento facciale, le autorità hanno rintracciato il tassista che l’ha portata a casa dall’aeroporto, afferma il rapporto.

L’utilizzo del software di riconoscimento facciale è solo una recente aggiunta al programma di monitoraggio della sicurezza del governo. Le autorità sono anche autorizzate a impegnarsi in incursioni contro possibili portatori del virus, un processo che Sobyanin ha dichiarato “spiacevole, ma necessario”.

L’aumento del protocollo di sorveglianza arriva in seguito alla fuga di una donna di San Pietroburgo da un ospedale dove era stata precedentemente esaminata, colta dalla paura di essere contagiata dal virus.

Finora, il governo ha confermato che sono stati scoperti due casi di coronavirus che coinvolgono cittadini cinesi in visita in Russia. Tuttavia, da allora si sono ripresi e sono stati rilasciati dalla quarantena dell’ospedale, afferma il rapporto.

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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