Avere sensi di colpa è un’emozione davvero travolgente e spiacevole. Nelle nostre interazioni con gli altri, potremmo non comportarci sempre in modo ideale. Quando ci rendiamo conto che le nostre azioni hanno causato danni, spesso proviamo sensi di colpa. Questa sensazione spiacevole ci spinge a intraprendere azioni correttive, come offrire scuse o accettare responsabilità.
Questo è il motivo per cui il senso di colpa è considerata come un’emozione morale significativa purché abbia uno scopo adattivo. Può migliorare le relazioni interpersonali ed è quindi prezioso per la coesione sociale. Secondo questo nuovo studio i sensi di colpa possono essere ridotti grazie a un placebo.
Per suscitare sensi di colpa, ai soggetti del test nello studio è stato chiesto di scrivere di un momento in cui avevano ignorato importanti regole di condotta o trattato ingiustamente qualcuno vicino a loro, ferito o addirittura danneggiato. L’idea era che i partecipanti allo studio dovessero comunque sentirsi male per la situazione scelta. I partecipanti sono stati raggruppati in tre categorie: ad un gruppo è stato somministrato un placebo, passandolo per un vero farmaco. I risultati hanno suggerito che i sensi di colpa erano significativamente ridotti in entrambi i gruppi placebo rispetto a quelli senza farmaci.
Lo studio, quindi, supporta l’intrigante scoperta che i placebo funzionano anche quando vengono somministrati apertamente e che la spiegazione del trattamento è la chiave della sua efficacia. Laddove i sensi di colpa sono irrazionali e persistono per periodi di tempo più lunghi, sono considerati disadattivi, in altre parole sproporzionati. Queste emozioni possono influenzare la salute delle persone e sono anche, tra le altre cose, un sintomo comune della depressione. Studi scientifici hanno mostrato che gli effetti di un placebo sono efficaci e potenti sul trattamento della depressione.
La somministrazione di placebo in aperto, in particolare, è un approccio promettente, in quanto preserva l’autonomia del paziente consentendo ai pazienti di essere pienamente consapevoli di come funziona l’intervento. I risultati dello studio sono un primo passo promettente nella direzione di trattamenti specifici per i sintomi e più etici per i disturbi psicologici utilizzando placebo in aperto. Saranno necessarie ulteriori ricerche per verificare se sia possibile trattare il senso di colpa disadattivo con i placebo.
E non è ancora noto se effetti simili siano possibili anche con altri stati emotivi. Una cosa è certa: L’uso di placebo in aperto sarebbe un’opzione terapeutica economica e semplice per molti disturbi psicologici e fisici.
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