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Salute: nessun rischio di Alzheimer per i pazienti trattati con HRT

La HRT (terapia ormonale sostitutiva, dall’inglese Hormone Replacement Therapy) è un trattamento più sicuro ed efficace per la maggior parte delle donne con sintomi della menopausa. La ricerca ha esaminato i dati di 170.000 donne in Finlandia per 14 anni.

Lo studio pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) ha rilevato un aumento del rischio di Alzheimer nelle donne che vengono trattate con la HRT da più di 10 anni. Ma lo studio era osservativo e perciò non può dirsi con certezza quali altri fattori abbiano influenzato i risultati.

 

Lo studio del Royal College

Altri studi hanno scoperto che la terapia ormonale sostitutiva migliora effettivamente la funzione cerebrale. Il Royal College of General Practitioners, l’organismo professionale dei medici di medicina generale del Regno Unito, ha dichiarato che la ricerca dimostra che la terapia non causa la malattia di Alzheimer e che le donne che la assumono potrebbero continuare a farlo.

La professoressa Helen Stokes-Lampard, presidente del College, ha dichiarato: “La terapia ormonale sostitutiva può essere di grande beneficio per molte donne che soffrono di alcuni spiacevoli effetti collaterali della menopausa, come vampate di calore e sudorazioni notturne; è un trattamento efficace e sicuro per la maggior parte delle donne”.

 

“Tutti i farmaci possono avere controindicazioni”

Tuttavia, la professoressa sostiene che ci siano dei rischi con qualsiasi farmaco e ritiene importante che le donne ne siano a conoscenza: “per ridurre al minimo qualsiasi rischio, le migliori pratiche per la maggior parte delle donne è prescrivere la dose più bassa possibile di ormoni per il minor tempo possibile al fine di ottenere un sollievo soddisfacente dai sintomi“, continua Stokes-Lampard.

La terapia ormonale sostitutiva (HRT) è perciò un trattamento usato per alleviare i sintomi della menopausa. Come accennato, possono includere vampate di calore, sudorazioni notturne, sbalzi d’umore e desiderio sessuale ridotto. Essa agisce sostituendo gli ormoni, come gli estrogeni, che calano man mano che le donne smettono di avere il ciclo mestruale.

 

I benefici superano comunque i rischi

Può anche aiutare a prevenire l’indebolimento delle ossa, che è comune dopo la menopausa, essendo l’età media della menopausa nel Regno Unito di 51 anni. Circa un milione di donne nel Regno Unito usano la terapia ormonale sostitutiva per i loro sintomi della menopausa, secondo NICE, l’Istituto Nazionale per la Salute e l’Eccellenza assistenziale.

Le linee guida del NICE affermano che i rischi della terapia ormonale sostitutiva sono ridotti e nella maggior parte dei casi l’esito del trattamento è positivo. Le stesse organizzazioni di beneficenza per la ricerca sul morbo di Alzheimer hanno affermato che le donne non dovrebbero essere preoccupate di assumere la terapia ormonale sostitutiva per un breve periodo di tempo.

Tant’è vero che il dottor David Reynolds, responsabile scientifico dell’Alzheimer’s Research UK, ha dichiarato: “Le donne che richiedono la terapia ormonale non dovrebbero essere scoraggiate da questi risultati, ma chiunque sia preoccupato degli effetti di questo trattamento dovrebbe parlare con il proprio medico“.

Nello Giuliano

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