Spesso e volentieri all’interno delle nostre case ci sono delle piante, e intendo proprio all’interno delle abitazioni non nel cortile o sul balcone. La scelta nell’averne è di solito dettata da due motivazioni, o per bellezza/hobby o perché si è consci del fatto che aiuta effettivamente a migliorare l’inquinamento domestico. Ovviamente la loro utilità in questo caso è limitata, ma degli scienziati hanno migliorato questa capacità in una pianta specifica.
Si chiama pothos edera, o più difficilmente epipremnum aureum ed è stata geneticamente modificata, una combinazione di parole che spaventa molte persone, ma che non dovrebbe. La versione modificata è adesso in grado di rimuovere dall’aria particolari sostanza cancerogene, come il benzene. Queste sostanze vengono poi sintetizzate in una proteina nota con il nome 2E1 che verranno usate dalla pianta stessa come nutrimento.
Lo studio si è basato su degli esperimenti alquanto semplici. Delle piante modificate sono stati inserite in un tubo di vetro al cui interno erano contenute diverse sostanze come il cloroformio e il benzene. Rispetto al gruppo di controllo si è notata una diminuzione delle sostanze nell’arco di 11 giorni e di una crescita della pianta. La scelta in sé di modificare quest’ultima è dovuta al fatto che cresce anche al buio.
Ecco una dichiarazione Stuart Strand ovvero l’autore dello studio in sé: “Le persone non parlano frequentemente della presenza di queste sostanze nelle case, e penso che il motivo sia del perché non si può fare nulla per prevenirlo. Ora abbiamo progettato piante d’appartamento in grado di rimuovere questi inquinanti per noi.”
L’idea al momento è quella di aggiungere la capacità di assorbire un’altra sostanza a questa edera, la formaldeide la quale è presente soprattutto nei pavimenti di legno e negli armadi.
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