Gli astronauti che permangono per un tempo prolungato nello spazio hanno maggiori probabilità di sviluppare problemi di salute come disturbi cardiovascolari e del sonno. Ma perché succede? Stando ad una nuova ricerca un ruolo chiave in questo potrebbero svolgerlo i mitocondri, le “centrali elettriche” delle cellule che producono energia. I topi con problemi agli occhi e al fegato utilizzati negli studi avevano spesso disfunzioni mitocondriali.
Campioni di fluidi corporei di molti astronauti hanno sostenuto affermazioni secondo cui l’attività mitocondriale è cambiata mentre si trovava nello spazio. La potenziale svolta è arrivata in parte grazie alla piattaforma open source GeneLab della NASA. Lo strumento aggrega grandi volumi di dati di biologia spaziale provenienti da tutto il mondo, comprese informazioni sulle cellule, DNA, RNA e proteine.
I risultati rafforzano le preoccupazioni che gli astronauti potrebbero affrontare importanti sfide per la salute in futuro, in particolare durante i viaggi sulla Luna e su Marte. Tuttavia, la scoperta potrebbe essere cruciale per superare questi problemi. L’autore principale dello studio Afshin Beheshti ha riferito alla NASA che questo potrebbe portare a “contromisure e farmaci” che possono migliorare la vita nello spazio per gli astronauti che sostano per lunghi periodi. In futuro questo potrebbe rendere i viaggi nello spazio profondo decisamente più sicuri.
Foto di WikiImages da Pixabay
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