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Sanità: il peso della pandemia sulla salute mentale dei professionisti della salute

La pandemia di Covid-19 ha messo sotto pressione il sistema sanitario di tutto il mondo, mettendo a dura prova i lavoratori della sanità. Molti di loro hanno lavorato straordinariamente lunghe ore, affrontando situazioni di emergenza e rischiando la propria vita per salvare quella degli altri. Tuttavia, questo lavoro stressante e impegnativo ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale dei lavoratori della sanità. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry, i lavoratori della sanità hanno maggiori probabilità di avere pensieri suicidi rispetto alla popolazione generale.

Il rapporto ha esaminato dati provenienti da 21 paesi e ha rilevato che i lavoratori della sanità hanno un rischio del 50% in più di avere pensieri suicidi rispetto alla popolazione generale. Il rapporto ha anche rilevato che i lavoratori della sanità che lavorano in prima linea, come medici e infermieri, hanno un rischio ancora maggiore di avere pensieri suicidi rispetto a quelli che lavorano in altri ruoli, come amministratori o tecnici sanitari. Inoltre, i lavoratori della sanità che hanno avuto contatti diretti con i pazienti positivi al Covid-19 hanno un rischio ancora maggiore di avere pensieri suicidi.

 

Pandemia, i professionisti hanno pensato al suicidio

Ciò evidenzia l’importanza di fornire supporto psicologico e di prevenzione per i lavoratori della sanità durante la pandemia. Ad esempio, è necessario fornire un accesso facile e confidenziale a servizi di consulenza e supporto psicologico. Inoltre, i datori di lavoro devono garantire che i lavoratori della sanità abbiano un equilibrio tra lavoro e vita privata, con orari di lavoro ragionevoli e sufficienti riposi. Inoltre, è importante che i governi e gli organismi sanitari considerino la salute mentale dei lavoratori della sanità come una priorità.

Sono necessarie politiche e programmi specifici per affrontare le sfide della salute mentale dei lavoratori della sanità, come ad esempio l’accesso a servizi di consulenza e supporto psicologico, la formazione sulla gestione dello stress e sulla prevenzione del burnout. In sintesi, la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulla salute mentale dei lavoratori della sanità, con un rischio maggiore di pensieri suicidi rispetto alla popolazione generale.

È importante fornire supporto psicologico e di prevenzione per i lavoratori della sanità durante la pandemia, garantendo un equilibrio tra lavoro e vita privata e politiche e programmi specifici per affrontare le sfide della salute mentale dei lavoratori della sanità. In questo modo, possiamo garantire che i lavoratori della sanità siano in grado di fornire cure di alta qualità mentre preservano la propria salute mentale e il loro benessere.

Foto di Sam Williams da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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