Non ci rendiamo conto di quante delle nostre azioni quotidiane dipendano dai satelliti. Dalle semplici previsioni meteo alle indicazioni stradali dal nostro smartphone, i satelliti e tutto ciò che essi ci permettono di fare, sono parte una parte fondamentale della nostra società. Ma quanti ne abbiamo spediti nella bassa orbita terrestre o LEO (Low Earth Orbit)? Tutti i satelliti che abbiamo mandato nello spazio attorno al nostro Pianeta potranno un giorno rappresentare più un problema che un aiuto per noi?
Da quando l’Unione Sovietica ha lanciato lo Sputnik, il primo satellite al mondo creato dall’uomo, nel 1957, il numero dei oggetti nella LEO è aumentato con un flusso lento ma costante, con circa tra i 10 e i 60 satelliti lanciati ogni anno fino al 2010. Secondo l’Outer Space Objects Index delle Nazioni Unite, a settembre 2021 i satelliti attivi nella LEO erano circa 7.500.
La LEO è una regione che si estende fino a 2.000 chilometri di distanza dalla Terra e, secondo le previsioni ed i vari progetti in atto, sembra che il numero degli elementi in orbita in questa zona sia destinato ad aumentare a un ritmo esponenziale nei prossimi decenni. Questo perché le società private stanno creando le proprie megacostellazioni, ciascuna contenente migliaia di singoli satelliti, che verranno utilizzati per fornire diversi servizi, dalle reti internet più veloci al monitoraggio dei cambiamenti climatici.
Secondo Aaron Boley, astronomo presso l’Università della British Columbia l’aumento dell’attività di lancio di satelliti e di progettazione di grandi megacostellazioni è dovuta in parte alla riduzione dei costi per effettuare tali operazioni e progetti.
È così che nasceranno le megacostellazioni di SpaceX, OneWeb, Amazon e StarNet/GW, i cui progetti combinati porteranno ad un aumento totale di 65.000 satelliti che potrebbero arrivare anche fino a 100.000. Inoltre, soltanto il mese scorso, il Ruanda ha annunciato la propria megacostellazione, chiamata Cinnamon, il cui progetto prevede oltre 320.000 satelliti.
Ma questa miriade di satelliti quale impatto avrà sulla LEO? Come mostrato in uno studio del maggio 2021 sulle megacostellazioni, co-guidato da Boley e pubblicato su Scientific Reports, il gran numero di satelliti in orbita potrebbe rappresentare un problema serio per la gestione del traffico spaziale. Inoltre aggraverà la proliferazione di detriti spaziali e interferirà con l’astronomia e l’osservazione astronomica.
Secondo il Natural History Museum di Londra la LEO contiene già almeno 128 milioni di pezzi di detriti e di questi, circa 34.000 superano i 10 centimetri ed il loro numero è destinato ad aumentare in futuro.
I detriti sono la conseguenza di collisioni tra diversi oggetti spaziali e inoltre i satelliti sono sottoposti dell’esposizione prolungata alle intense radiazioni ultraviolette e anche questo può portare alla loro rottura e all’aumento dei detriti. In questo modo aumenta il rischio di danni significativi ad altri satelliti e ad altri veicoli spaziali a causa dei detriti spaziali.
Alla fine, il numero di satelliti in LEO potrebbe portare a una catena inarrestabile di collisioni che disperderebbe detriti spaziali attorno a LEO, al punto che non saremmo in grado di lanciare nuovi razzi. Questo scenario è conosciuto come sindrome di Kessler. Secondo alcuni studi, appare già evidente che la rimozione attiva dei detriti dalla LEO è necessaria per evitare che la sindrome di Kessler diventi una realtà. Purtroppo al momento per la rimozione dei detriti spaziali non esiste ancora un metodo concordato e sufficientemente efficace.
Un altro aspetto da non sottovalutare, e di cui ancora conosciamo troppo poco, è il possibile impatto ambientale che potrebbe avere l’aumento di lanci e rientri di razzi spaziali, necessari per mandare in orbita i satelliti.
Secondo lo studio di Boley sulle megacostellazioni, i rientri dei satelliti potrebbero finire per depositare alcuni elementi, come l’alluminio, nell’atmosfera terrestre e gli scienziati non sono sicuri di quali potrebbero essere i potenziali impatti dei cambiamenti causati dall’uomo alla chimica dell’atmosfera.
Un altro aspetto preoccupante è il futuro dell’inquinamento luminoso. I satelliti un giorno non interferiranno solo con l’osservazione delle stelle amatoriale, ma anche con le osservazioni degli astronomi professionisti.
I satelliti svolgono un ruolo importante nella società moderna, nelle transazioni finanziarie, nel monitoraggio meteorologico, nella scienza del clima, nelle comunicazioni globali e nella ricerca e nel soccorso, ma il tasso previsto di satelliti inseriti nella LEO è insostenibile.
Dobbiamo dunque cercare di trovare un modo per bilanciare i benefici e gli impatti e cercare di regolare il lancio di satelliti tenendo conto di tutti i diversi aspetti e dello stato della LEO.
Foto di TheSpaceway da Pixabay
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