Alcuni scienziati hanno individuato una cometa “aliena” diretta verso il Sole. Si pensa che la palla di ghiaccio spaziale larga 6 chilometri, provenga da qualche parte al di fuori del nostro sistema solare. È monitorata dall’ESA mentre sfreccia verso la nostra stella all’interno dell’orbita di Mercurio, lasciando dietro di sé una scia ghiacciata. Le code delle comete sono composte principalmente da gas, che gocciola dietro i grumi congelati di ghiaccio e gas mentre vengono riscaldati dalla radiazione solare.
Nel 2008 un’analisi del materiale emesso da 150 comete ha scoperto che questa cometa “aliena” conteneva meno dell’1,5% dei livelli previsti di cianogeno chimico, pur essendo a basso contenuto di carbonio, portando gli astronomi a concludere che potrebbe essere un intruso da un altro sistema solare. Ora il suo viaggio verso il sole potrebbe svelarci ancora più segreti.
È una cometa molto atipica, sia nella composizione che nel comportamento, quindi non sappiamo mai esattamente cosa potremmo vedere. La maggior parte delle comete che cadono verso il sole tendono ad essere più piccole di 10 metri di larghezza e di conseguenza vengono bruciate mentre si avvicinano alla nostra stella. Tuttavia le grandi dimensioni sembrano proteggerla dalla completa evaporazione, e il SOHO ha individuato la cometa compiere cinque passaggi ravvicinati attorno al sole dalla sua scoperta. L’avvicinamento più vicino al sole dell’intruso ghiacciato è avvenuta il 31 gennaio quando si è avvicinata alla nostra stella a una distanza tre volte più vicina di Mercurio.
Potrebbe essersi trovata sulla sua strana orbita dopo essere stata espulsa dal suo sistema solare originale dalla gravità di un pianeta gigante. Quindi, dopo una considerevole quantità di tempo vagando per il cosmo, un incontro accidentale con Giove avrebbe potuto piegare la sua traiettoria per intrappolarlo attorno al nostro sole. Tuttavia ci sono diverse teorie al riguardo tra cui alcune che suggeriscono che questa cometa potrebbe non essere aliena, ma potrebbe essersi formata in regioni poco conosciute del sistema solare o il suo cianogeno è stato espulso da ripetuti viaggi intorno al sole.
SOHO ha individuato più di 3.000 comete dal suo lancio nel dicembre 1995, sebbene la missione principale del veicolo spaziale sia osservare il sole per violente eruzioni chiamate espulsioni di massa coronale, o brillamenti solari che possono causare tempeste geomagnetiche sulla Terra. Se queste tempeste diventano maggiormente potenti potrebbero interrompere il campo magnetico della nostra Terra abbastanza da far precipitare i satelliti sulla Terra e gli scienziati hanno avvertito che tempeste geomagnetiche estreme potrebbero persino paralizzare Internet.
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