Solo un 20% dell’estensione oceanica presente nella Terra sono finora esplorati. Questo dato è emerso quando poco tempo fa con la scoperta di una grande catena vulcanica sottomarina. Si trova a 400 km a est della Tasmania, un’isola al largo della costa meridionale australiana.
Autori della scoperta sono gli scienziati dell’Università Nazionale Australiana e dalla CSIRO, l’agenzia scientifica nazionale australiana. La missione è durata 25 giorni a bordo della nave da ricerca Investigator conduceva dettagliate mappe del fondo marino della regione.
La catena montuosa è stata rivelata grazie a particolari sonar, preannunciato da un insolito movimento di balene. Successivamente infatti i ricercatori hanno scoperto che la catena montuosa è ricca di fauna marina.
Le balene della zona usano questi rilievi come passaggio di navigazione dalla zona di caccia estiva alla zona di parto invernale. Durante i 25 giorni sono state avvistate 24 balene megattere e 80 balene pilota. Oltre a trovare banchi di balene e plancton nella zona, i ricercatori hanno osservato vari uccelli marini come albatri e Petrel.
La montagna più elevata si estende per 3.000 metri dal fondo del mare. Ancora non si capisce bene se sia presente un’attività vulcanica o se ormai non sia più in attività.
Al momento sono presenti ulteriori missioni entro l’anno, una a novembre e una a dicembre, durante le quali si cercherà di scoprire di più sulla catena, specialmente sulla sua composizione rocciosa. Per ciò sarà utilizzata una particolare macchina in grado di prelevare i campioni rocciosi nonostante la profondità ed evitare che la zona subisca danni dal prelievo. Durante le prossime esplorazioni saranno effettuate anche riprese in HD per poter mostrare al mondo intero la nuova scoperta geologica.
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