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Scoperte le basi dell’intelligenza umana: i neuroni fanno la differenza

Per la prima volta, un gruppo di scienziati ha osservato direttamente il comportamento dei neuroni umani nella memorizzazione dei ricordi. La ricerca, pubblicata su Cell Reports, ha rivelato che il nostro cervello conserva le informazioni in maniera indipendente dal contesto, una caratteristica che potrebbe essere alla base della nostra intelligenza superiore.

Questa scoperta si discosta da quanto finora osservato in altre specie animali, come i ratti, in cui la risposta neuronale varia a seconda dell’ambiente in cui un ricordo viene acquisito.

Uno studio innovativo per capire la mente umana

Per condurre l’esperimento, i ricercatori hanno utilizzato elettrodi per monitorare l’attività di gruppi specifici di neuroni nel cervello umano. I partecipanti hanno ascoltato due storie diverse, entrambe contenenti lo stesso personaggio.

I risultati hanno mostrato che, se un neurone rispondeva alla visione di quel personaggio, la sua reazione restava invariata in entrambi i contesti narrativi. Questo suggerisce che gli esseri umani memorizzano i concetti in maniera astratta, senza dipendere dall’ambiente in cui li apprendono.

Un cervello più flessibile e adattabile

Secondo il neuroscienziato Quian Quiroga, autore dello studio, questa capacità di memorizzazione astratta potrebbe essere uno dei fattori chiave che rendono l’intelligenza umana così complessa. A differenza di altre specie, noi possiamo fare associazioni e inferenze molto più elaborate, svincolandoci da schemi rigidi e contesti specifici.

Le implicazioni per il futuro della neuroscienza

Questa ricerca potrebbe aprire la strada a nuove scoperte sul funzionamento del cervello umano e sulle sue straordinarie capacità cognitive. Inoltre, potrebbe avere applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e della neurologia, aiutando a sviluppare nuove strategie per migliorare la memoria e trattare disturbi cognitivi.

L’intelligenza umana continua a stupire la scienza: ogni nuova scoperta ci avvicina sempre più alla comprensione di ciò che ci rende unici nel regno animale.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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