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La sedentarietà che fa bene: attività per nutrire il cervello e migliorare il benessere mentale

Quando si parla di attività sedentarie, si tende spesso a collegarle a rischi per la salute, come obesità, malattie cardiovascolari e diabete. Tuttavia, alcune attività sedentarie possono sorprendentemente favorire la salute cerebrale, stimolando la memoria, la creatività e persino il benessere emotivo. Uno studio su 397 anziani ha scoperto che le attività mentalmente stimolanti e socialmente coinvolgenti supportano la memoria e le capacità di pensiero, mentre il tempo passivo trascorso davanti allo schermo è collegato al declino cognitivo.

Questa intuizione è fondamentale, poiché il 45% dei casi di demenza è legato a fattori di stile di vita modificabili. I ricercatori suggeriscono di sostituire le attività passive con altre più coinvolgenti per proteggere la salute del cervello, anche durante le maratone delle vacanze. Osservando diversi comportamenti sedentari, hanno scoperto che attività sociali o mentalmente stimolanti come leggere, ascoltare musica, pregare, fare bricolage, suonare uno strumento musicale o chiacchierare con gli altri sono benefiche per la memoria e le capacità di pensiero.

 

Attività sedentarie che migliorano la salute del cervello

Leggere è una delle attività sedentarie più benefiche per il cervello. Studi scientifici dimostrano che la lettura, soprattutto di testi narrativi, favorisce l’empatia, migliorando la capacità di comprendere le emozioni altruistiche. Inoltre, leggere stimola le aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione linguistica, nella memoria e nell’immaginazione, mantenendo attivi i circuiti neurali.

Anche scrivere, che sia un diario personale o un racconto creativo, può avere effetti straordinari sulla salute mentale. Questa attività migliora la consapevolezza di sé e riduce lo stress, permettendo di elaborare le emozioni e affrontare meglio le sfide della vita. Inoltre, scrivere con regolarità può stimolare la memoria e migliorare le capacità di problem-solving.

Nonostante sia un’attività apparentemente passiva, la meditazione è un potente strumento per la salute cerebrale. Pratiche come la consapevolezza migliorano la concentrazione, riducono l’ansia e aumentano la resilienza allo stress. La ricerca ha anche evidenziato come la meditazione favorisce la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di creare nuove connessioni neuronali.

 

Rinforzando le connessioni sinaptiche associate alla memoria e alla comprensione

Attività come cruciverba, sudoku e giochi di logica sono ottimi esercizi per mantenere il cervello attivo e in forma. Questi passatempi migliorano la memoria a breve termine, il pensiero critico e le capacità analitiche. Alcuni studi suggeriscono persino che il gioco regolare di puzzle possa ritardare il declino cognitivo negli anziani. Sebbene trascorrere troppo tempo davanti allo schermo non sia consigliabile, dedicarsi alla visione di documentari o programmi educativi può stimolare la curiosità e ampliare le conoscenze. Questi contenuti possono attivare processi di apprendimento visivo e uditivo, rinforzando le connessioni sinaptiche associate alla memoria e alla comprensione.

Ascoltare musica, soprattutto brani complessi come la musica classica o il jazz, è un’attività che coinvolge intensamente il cervello. La musica stimola l’area prefrontale, legata alla creatività e al pensiero strategico, oltre a promuovere il rilascio di dopamina, l’ormone del piacere. Anche attività come disegnare o colorare mandala possono avere un effetto positivo sul cervello. Queste pratiche migliorano la concentrazione, riducono lo stress e promuovono uno stato di calma mentale. Inoltre, attivano il lobo parietale e temporale, responsabilità dell’elaborazione visiva e spaziale.

Infine, anche conversare, partecipare a discussioni online o interagire con gruppi di lettura o club tematici rappresenta un’attività sedentaria stimolante. La socialità, se ben equilibrata, migliora le abilità comunicative, riduce la solitudine e stimola le aree cerebrali legate alla memoria e all’empatia. In conclusione, non tutte le attività sedentarie devono essere viste come dannose. Scegliendo pratiche che nutrono la mente e stimolano il cervello, possiamo trasformare momenti di quiete in opportunità di crescita personale e benessere cognitivo.

Foto di Frank Rietsch da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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