Curiosity, il rover della NASA in missione su Marte, ha riscosso un notevole successo con i suoi selfie dal Pianeta Rosso. In effetti neanche la più lussuosa delle vacanze o l’evento più alla moda, possono reggere il paragone con il suolo marziano. Ed è così che, come una grande star, il rover Curiosity ha raggiunto sulla sua pagina ufficiale di Twitter, quasi 4 milioni di follower. A cui vanno aggiunte le numerose pagine non ufficiali della missione, su tutti i social ed in particolare su Instagram.
Ed i selfie di Curiosity se lo meritano tutto il successo. Se non altro per il grande lavoro che vi è dietro. Ogni immagine che noi vediamo infatti, è il risultato di molte immagini scattate dalla fotocamera MAHLI e poi unite ed elaborate dal JPL di Pasadena. La Mars Hand Lens Imager (MAHLI), è montata su un braccio meccanico del rover e, per il famoso selfie, ha scattato in totale ben 57 fotografie. Al Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena, le immagini vengono poi assemblate per costruire l’intero panorma scattato “in pezzi” dalla fotocamera MAHLI. Il selfie è stato scattato il 15 Gennaio al Rock Hall, l’ultimo sito di perforazione di Curiosity sul Vera Rubin Ridge.
Ma dopo l’ultimo selfie in questa zona, Curiosity ha lasciato il sito, per dirigersi verso zone ricche di argille sul Monte Sharp.
Dopo un emozionante viaggio sui terreni accidentati di Marte, di cui vi sono altre foto sul sito del JPL riguardo la missione, Curiosity è giunta alla sua nuova casa.
Curiosity si trova ora ferma sulla Knockfarril Hill, una delle creste argillose del Mount Sharp ed inizierà il suo fitto programma di indagini per carpire i segreti di questa zona. Cercherà di capire come si sono formate questo tipo di creste e di che cosa sono esattamente composte.
Con il sistema APXS del Rover Curiosity, verrà analizzata l’esatta composizione chimica del terreno friabile e privo di una base rocciosa che si trova davanti al rover. Questa area, raggiungibile dal braccio APXS, verrà analizzata suddividendola in aree distinte, ma leggermente sovrapposte. In questo modo si otterrà un quadro completo dei materiali come sassi, ciottoli e sabbia, presenti nel campo visivo dell’APXS.
Inoltre continuano le analisi tramite ChemCam, di alcuni particolari frammenti di roccia scovati da Curiosity. Individuando i composti chimici dei frammenti ritenuti di maggior interesse, acquisiremo maggiore conoscenza del suolo di Marte.
Inoltre in questo momento, sulla cresta di Knockfarril Hill, Curiosity gode di un ottimo panorama del Pianeta Rosso. Sarà quindi prevista l’acquisizione di molte immagini Mastcam, che documenteranno gli affioramenti rocciosi della zona e alcune particolari creste eoliche nella zona conosciuta come Crawton.
Una volta che Curiosity avrà portato a termine tutti questi compiti, proverà un breve tratto in discesa sulla Knockfarril Hill, che metterà a dura prova i sistemi di stabilità per la guida del rover.
Non ci resta quindi che attendere le nuove immagini che ci regalerà il Rover Curiosity, in diretta, o quasi, da Marte.
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