Il nostro pianeta ha finora assistito a cinque estinzioni di massa, ma nuove prove stanno suggerendo che la sesta estinzione è già in atto e non ci troviamo nel mezzo di tale fenomeno. Ovviamente la colpa è dei cambiamenti climatici i quali stanno minando la vita di molte specie sia sulla terra ferma, ma anche negli oceani. La conferma su questo triste evento in realtà arriverà alla fine di un incontro delle Nazioni Unite dell’IPBES ovvero l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services.
Lo scopo di tale incontro è valutare lo stato dei vari ecosistemi e riprende quello avvenuto nel 2005; si tratta di tirare le somme su quasi 15 anni di cambiamenti e peggioramento del clima. Tra i punti si cercherà di scoprire quante specie sono già scomparse, per quanto piccole come gli insetti, e quante sono attualmente in pericolo. Già i primi stralci di documenti trapelati indicano che la situazione è molto più brutta di quella che traspare realmente, anche dal punto di vista dell’estinzione.
Oltre il 40% delle specie di insetti sono in declino a libello globale tanto che annualmente se ne sta perdendo circa il 2,5%; si potrà anche essere felici di avere a che fare con meno zanzare, ma è un pensiero alquanto superficiale. Il 75% della terra, così come il 40% degli oceani e il 50% dei fiumi stanno mostrando i segni di un degrado che porta la firma dell’uomo; solo per esempio, il tasso d’inquinamento è raddoppiato dal 1980 ad oggi. In ogni caso questi sono solo numeri sparsi, ma la situazione sarà più chiara quando verrà pubblicata l’enorme mole di documenti riguardano tale assemblea dell’ONU.
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