Sheffield e il vero tiki-taka: le radici del calcio moderno dividono il Regno Unito

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Chi ha inventato davvero il calcio moderno? La risposta potrebbe riaccendere la storica rivalità tra Inghilterra e Scozia. Secondo un recente studio pubblicato sull’International Journal of the History of Sport, l’origine del gioco di passaggi nel calcio – oggi simbolo del tiki-taka – risalirebbe alla città inglese di Sheffield, nella metà del XIX secolo.

Una conclusione che ha scatenato reazioni contrastanti, soprattutto a nord del confine: gli scozzesi, da sempre fieri sostenitori della propria influenza sullo sviluppo del calcio, non hanno preso bene questa “rivelazione”.

Passaggi, possesso e visione di gioco: altro che Guardiola

Il professor John Wilson, dell’Università di Sheffield, ha guidato la ricerca:

“Abbiamo dimostrato che il passaggio come tecnica calcistica è nato e si è sviluppato a Sheffield, non in Scozia come si è a lungo creduto”.

Il concetto stesso di “gioco combinato” – cioè calciare il pallone a un compagno per avanzare insieme – fu adottato proprio a Sheffield, dove le squadre iniziarono a preferire il movimento corale al dribbling solitario, già negli anni 1860. Non solo: venivano già incoraggiati passaggi in avanti, lanci lunghi e colpi di testa.

Dal XIX secolo al Camp Nou: l’eredità del calcio inglese

Pep Guardiola e il suo Barcellona (2008-2012) hanno perfezionato il tiki-taka, portandolo al massimo splendore. Ma secondo gli studiosi, la visione di gioco del tecnico catalano ha radici molto più antiche.

“Il tiki-taka era già in cantiere a Sheffield quando ancora non esisteva il fuorigioco come lo conosciamo”, ironizza Wilson.

Il gioco di passaggi, oggi fondamento di club come Manchester City, Barcellona e della Nazionale spagnola, deriva direttamente da quel primo approccio collettivo e strategico sviluppato nella prima cultura calcistica del mondo.

E gli scozzesi? Maestri… non pionieri

Lo studio non ignora il ruolo degli scozzesi. Anzi, riconosce che furono proprio gli insegnanti e allenatori scozzesi a perfezionare il gioco di passaggi, diffondendolo in tutto il Regno Unito e oltre. Ma – precisano i ricercatori – la scintilla iniziale fu accesa in Inghilterra.

Ludopedio: alle radici della parola (e dello sport)

Mentre in Portogallo il calcio è chiamato ludopédio – dal latino ludus (gioco) e pes/pedis (piede) – in Regno Unito nessuno usa questo termine. Ma che lo si chiami football o ludopedio, ciò che conta è che il calcio, così come lo conosciamo, è nato in strada… e si è evoluto con i passaggi.

Chi vince la partita delle origini?

Il verdetto storico è tutt’altro che definitivo. Ma lo studio riaccende il dibattito con una nuova prospettiva:

Sheffield non ha solo partecipato alla nascita del calcio moderno — ne è stata la mente strategica.

E se Guardiola è stato un genio, forse, lo è stato anche chi – 150 anni fa – capì che il segreto del calcio è passare la palla.

Foto di Markus Winkler da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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