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Smartphone: cos’è la sindrome da vibrazione fantasma

È probabile che, se leggi questo articolo, lo stesso è successo a te. Oltre ad avere uno smartphone grazie al quale di solito usi applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp o Telegram, ti è sicuramente successo di sentire suoni e vibrazioni di notifiche che, in realtà, non ci sono affatto.

La sensazione che il cellulare abbia vibrato nella tasca o anche l’avvertimento di un messaggio appena ricevuto è abbastanza comune e queste sensazioni tendono a moltiplicarsi quando ci aspettiamo davvero che qualcuno ci risponda o ci scriva.

E il nostro cervello è incredibilmente meraviglioso, nel bene, ma anche nel male; e in questo caso la sindrome di vibrazione fantasma è un esempio che molte volte la nostra realtà non è esattamente ciò che accade realmente.

Fondamentalmente, sentire qualcosa che non accade è ancora un’allucinazione, ma calma! Questo è qualcosa che accade nel nostro inconscio e non dovrebbe essere considerato serio se ci capita “di tanto in tanto”.

 

Di cosa si tratta e come riconoscerla

Il termine sindrome da vibrazione fantasma risale a un articolo del 2003 quando diversi utenti di segnali acustici (pensando che una volta questi dispositivi sembravano essere stati portati fuori da un film di fantascienza) descrivevano come percepivano la vibrazione del loro apparato; ma, quando lo hanno esaminato, non hanno ricevuto alcuna notifica.

E il fumettista Scott Adams lo aveva già menzionato in uno dei fumetti di Dilbert nel 1996, riferendosi ai localizzatori che all’epoca erano usati e precedevano gli smartphone.

 

La sindrome di vibrazione fantasma ha una cura?

Bella domanda! Secondo la maggior parte degli studi medici, questa sensazione non dovrebbe essere considerata una patologia, anche se non c’è dubbio che quanto più emotivamente si è influenzati dai messaggi tanto è più probabile che se ne soffra. Molti, una volta presa coscienza della sindrome, quando hanno sentito queste vibrazioni, hanno spento direttamente lo smartphone per un’ora o più.

Non “sapere” che i messaggi non arrivano sembra riprogrammarci in modo che queste sensazioni diminuiscano. Ovviamente, non è una ricetta magica o infallibile, ma non è una cattiva idea provare questo metodo se questa sensazione dà fastidio e provoca dipendenza. Altre tecniche includono trasportare il telefono altrove, ma c’è la momentanea sindrome di “Ho dimenticato il mio telefono/Me l’hanno rubato/L’ho perso“.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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