Sebbene il Samsung Galaxy Fold sia stato ufficialmente il primo vero smartphone pieghevole lanciato sul mercato, la sua uscita è stata costellata da una lunga serie di intoppi, più o meno gravi, che hanno infastidito non poco gli utenti, come la fragilità del meccanismo di chiusura dello schermo e lo schermo in sè. Successore del Fold è stato il Samsung Galaxy Z Flip, lanciato all’inizio di questo mese, che sembrerebbe aver corretto molti dei problemi che affliggevano il suo predecessore.
Una delle parti più delicate del Fold era il “vetro pieghevole” incorporato nel dispositivo, risultato finale di una collaborazione con il produttore Dowoo Insys. Tuttavia, indiscrezioni vogliono che il vetro ultra-sottile flessibile sarà presto reso disponibile da Samsung anche ad altri produttori di smartphone. Ciò implicherebbe che altre società possano essere in grado di iniziare a lavorare a breve sui propri pieghevoli, sfruttando la tecnologia Samsung. Il produttore coreano, in realtà, vende già le sue tecnologie di visualizzazione ad altre società, ma raramente si tratta di qualcosa di così rivoluzionario.
Purtroppo, sebbene ci sia stato un netto miglioramento dal fragile Samsung Galaxy Fold con lo Z Flip, lo schermo di quest’ultimo è costituito da uno strato protettivo di plastica che molti sostengono essere particolarmente vulnerabile ai graffi. La rimozione di questo strato infatti, provoca la completa inutilizzabilità dello schermo. Tuttavia, in molti si aspettano che gli schermi che sfruttano tale tecnologia possano diventare più resistenti con le prossime generazioni di foldables, proprio come è accaduto con il Gorilla Glass di cui ora sono dotati tutti gli smartphone di fascia medio-alta. Sempre che quella dello schermo pieghevole sia una soluzione di design in grado di “decollare”, si intende.
La commercializzazione della nuova tecnologia del vetro pieghevole è quindi un argomento molto delicato perché consentirebbe al concept dello smartphone pieghevole di essere “democratizzato“, contribuendo alla nascita di dispositivi più economici. Non sarebbe quindi azzardato sperare di vedere dispositivi di fascia media pieghevoli, si spera più accessibili; neppure sorprenderebbe il lancio di un iPhone dotato di schermo pieghevole. Perciò, per permettere la diffusione a macchia d’olio di questa tecnologia, il Samsung Galaxy Z Flip, il Huawei Mate X e persino il nuovo Motorola Razr dovranno riuscire a conquistare il mercato e vincere lo scetticismo dei più critici.
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