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Snapchat, i dipendenti hanno accesso alle email per spiare gli utenti

I social network sono ormai presenti in tutti i nostri giorni. Facebook ed Instagram sono senza dubbio quelli più utilizzati. Bisogna citare però anche Snapchat, il primo social ad utilizzare le “storie“, ovvero foto e video che hanno una durata di 24 ore per poi cancellarsi, idea poi copiata e inserita anche negli altri social.

Sembra, però, che anche Snapchat, così come Facebook, abbia problemi di violazione di privacy dei propri utenti, da quanto emerge in questi ultimi giorni sul web.

 

Snapchat ha accesso ai dati degli utenti

Molte persone che diffidano delle pratiche di raccolta dei dati di Facebook lodano la natura temporanea di Snapchat, dove i post spariscono a meno che non vengano salvati in modo specifico, ma le email trapelate dicono che Snapchat non raccoglie solo i dati degli utenti, ma i dati sono stati utilizzati dai dipendenti per spiare gli utenti.

Secondo Vice, Snapchat utilizza da tempo uno strumento interno, precedentemente non segnalato, chiamato Snaplion per raccogliere informazioni sugli utenti, inizialmente per fornire tali informazioni nel caso di richieste valide da parte delle forze dell’ordine. Ma una serie di dipendenti Snapchat ha anche avuto accesso ai dati di Snaplion, il che significava accesso a snapshot salvati, informazioni sulla posizione, indirizzi e-mail e numeri di telefono:

“Due ex dipendenti hanno affermato che diversi dipendenti di Snap hanno abusato del loro accesso ai dati degli utenti di Snapchat diversi anni fa. Tali fonti, così come altri due ex dipendenti, un dipendente corrente e una cache di e-mail interne della società ottenute da Motherboard, descrivevano gli strumenti interni che consentivano ai dipendenti Snap di accedere ai dati degli utenti, incluse in alcuni casi informazioni sulla posizione, propri scatti salvati e informazioni personali come numeri di telefono e indirizzi e-mail. Gli snap sono foto o video che, se non vengono salvati, in genere scompaiono dopo essere stati ricevuti (o dopo 24 ore se sono stati inseriti nella storia di un utente)”.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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