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Un “social network” potrebbe aver collegato creature marine immobili

Le popolazioni immobili dei primi animali della Terra potrebbero essere state collegate da lunghi filamenti, proprio come se fosse un vecchio “social network” di 500 milioni di anni, affermano gli scienziati. I filamenti sono stati scoperti in fossili di creature marine chiamate rangeomorfi nella Terranova orientale, secondo un rapporto pubblicato sulla rivista Current Biology.
I rangeomorfi vivevano tra il 571 e il 539 milioni di anni fa, verso la fine del periodo ediacarico, quando iniziarono ad apparire le prime comunità di organismi complessi.

 

Il “social network” di centinaia di milioni di anni fa

I fossili suggeriscono che gli organismi simili a felci mancassero di bocca, organi o mezzi di movimento, affermano i ricercatori. I filamenti possono spiegare come gli organismi sono stati in grado di riprodursi così rapidamente, ha affermato Alex Liu, paleobiologo dell’Università di Cambridge e autore principale dello studio.
“Questi organismi sembrano essere stati in grado di colonizzare rapidamente il fondo del mare e spesso vediamo una specie dominante su questi fondali fossili, ha detto Liu in un comunicato dell’Università di Cambridge. “Come questo accada ecologicamente è stata una domanda di lunga data, ma questi filamenti possono spiegare come sono stati in grado di farlo”.

Gli scienziati hanno affermato che i filamenti erano in genere lunghi da 2 a 40 centimetri, con il più lungo che misurava più di quattro metri e sembra essere flessibile. Secondo lo studio, filamenti simili nelle specie marine esistenti “soddisfano tipicamente stabilizzazione, difesa, trasporto di nutrienti o ruoli riproduttivi (asessuali)” e hanno ipotizzato che lo stesso potrebbe valere per le strutture rangeomorfe.

Liu ha affermato di aver studiato i rangeomorfi per oltre un decennio e che i filamenti sono stati una sorpresa.
“Abbiamo sempre considerato questi organismi come individui, ma ora abbiamo scoperto che diversi singoli membri della stessa specie possono essere collegati da questi filamenti, come un social network nella vita reale”, ha detto Liu. “Ora potremmo aver bisogno di rivalutare studi precedenti su come questi organismi interagivano, e in particolare su come competessero per lo spazio e le risorse sul fondo dell’oceano”.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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