Ph. Credit: Ocean Gate via YouTube
Tra i detriti del sommergibile Titan, tragicamente imploso a quasi 4000 metri di profondità durante un’escursione al relitto del Titanic, sono stati trovati quelli che sembrano essere dei “presunti resti umani”.
I resti recuperati tra i frammenti del sommergibile, verranno analizzati da esperti medici statunitensi, mentre gli investigatori cercano di capire le cause e le dinamiche della catastrofica implosione del sommergibile avvenuta la scorsa settimana nel Nord Atlantico.
Il sommergibile della OceanGate Expeditions ha perso il contatto con la nave madre, la Polar Prince, il 18 giugno, dopo solo poche ore dall’immersione. Le ricerche del sommergibile sono state effettuate a livello internazionale e per giorni hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso e i familiari delle cinque vittime appesi alla speranza della riserva d’aria a bordo del sommergibile.
L’estenuante ricerca si è conclusa con la tragica notizia del ritrovamento dei resti del sommergibile Titan e la conferma della catastrofe: il sommergibile era imploso e presumibilmente tutti e cinque gli uomini a bordo erano morti.
Per lo svolgimento delle indagini, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha convocato un Marine Board of Investigation, il più alto livello di indagine per la marineria statunitense, per esaminare le probabili cause della tragedia e offrire possibili raccomandazioni “alle autorità competenti per perseguire sanzioni civili o penali, se necessario”, come ha spiegato il capitano Jason D. Neubauer, a capo della squadra di indagine sul disastro del Titan.
Gli investigatori raccoglieranno prove e testimonianze, terranno un’udienza pubblica per ulteriori testimonianze e analizzeranno i detriti dal relitto del sommergibile, recuperati dal fondo dell’Atlantico e giunti nella città costiera canadese di St. John’s, capitale della provincia di Terranova e Labrador sull’isola di Terranova.
I detriti ed i presunti resti umani recuperati dal disastro del sommergibile Titan, saranno successivamente trasportate in un porto degli Stati Uniti dove saranno analizzate. Come spiega il capitano Neubauer, “le prove forniranno agli investigatori di diverse giurisdizioni internazionali approfondimenti critici sulla causa di questa tragedia”.
Al momento anche il consiglio di sicurezza canadese sta conducendo la propria indagine sulla sicurezza sul funzionamento della Polar Prince. Gli investigatori hanno raccolto tutti i documenti e condotto interrogatori preliminari.
Il Transportation Safety Board of Canada “continuerà a cooperare con Stati Uniti, Regno Unito e Francia, in conformità con gli accordi internazionali, in quanto sono ‘Stati sostanzialmente interessati’ ai sensi del Codice investigativo sulle vittime dell’Organizzazione marittima internazionale”.
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