Non troppo lontano, relativamente parlando rispetto alla grandezza dello spazio, c’è un particolare asteroide. Quest’ultimo si chiama Bennu e risulta essere interessante dal punto di vista scientifico tanto che sia i giapponesi che gli americani hanno lanciato una missione per raggiungerlo. La navicella giapponese è stato la prima ad aver raggiunto l’obiettivo, ma ormai anche la OSIRIS-REx della NASA è quasi arrivato.
La navicella ha inviato alla base diverse immagini abbastanza nitide dell’ammasso roccioso ed è pronta ad approdare sulla superficie. Una volta atterrata la esplorerà grazie ai diversi strumenti di bordo e prima di ripartire si porterà con sé anche diversi frammenti ricchi di carbonio. Lo scopo è cercare di scoprire le origini del nostro sistema solare, un compito assai arduo.
Ecco la dichiarazione della NASA: “Il veicolo spaziale si muoveva mentre catturava le immagini con la telecamera PolyCam, e Bennu ruotava di 1,2 gradi durante quasi un minuto trascorso tra la prima e l’ultima istantanea. Il team ha utilizzato un algoritmo di super-risoluzione per combinare le otto immagini e produrre una vista a risoluzione più elevata dell’asteroide. Bennu occupa circa 100 pixel ed è orientato con il polo nord nella parte superiore dell’immagine.”
Ecco le parole di un altro ricercatore: “Nel dicembre 2018 inizieremo a ottenere immagini con MapCam, è una delle telecamere della missione, utilizzando filtri colorati. Questo ci permetterà di generare mappe dei colori e studiare la distribuzione geografica di diversi materiali su Bennu, compresi i silicati alterati dalla presenza di acqua liquida.”
Una cosa è certa, nel futuro sentiremo parlare sempre più spesso di questo asteroide perso nello spazio.
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