Studiando i denti di squalo sepolti nei sedimenti marini profondi, un nuovo studio rivela che l’attuale diversità degli squali è un piccolo residuo di una gamma molto più ampia di forme che sono state decimate da un evento di estinzione oceanica precedentemente non identificato, circa 19 milioni di anni fa. L’estinzione ha portato a una riduzione della diversità di oltre il 70% e a una perdita quasi completa dell’abbondanza totale.
Non sono noti fattori climatici o ambientali di questa estinzione e la sua causa rimane un mistero. Le moderne forme di squalo iniziarono a diversificarsi entro 2-5 milioni di anni dopo l’estinzione, ma rappresentano solo una piccola parte di ciò che erano una volta gli squali. Alcune tra le cause principali ci sono l’eccessiva pesca e da alcuni fattori di stress antropici.
Gli squali sono praticamente scomparsi dai sedimenti dell’oceano aperto, diminuendo in abbondanza del 90% e la diversità morfologica del 70%, un evento dal quale non si sono mai ripresi. Questa improvvisa estinzione si è verificata indipendentemente da qualsiasi evento climatico globale noto e da circa 2 milioni a 5 milioni di anni prima delle diversificazioni nei predatori altamente migratori e di grandi dimensioni che oggi dominano gli ecosistemi pelagici.
Nel 2015, il Dr. Sibert ha ricevuto una scatola di fango che copre circa 40 milioni di anni di storia. L’argilla rossastra, conteneva denti di pesce, denticoli di squalo e altri microfossili marini. Usando un microscopio e un pennello molto fine, il professore ha raccolto i due sedimenti e ha contato il numero di fossili in campioni separati nel tempo di diverse centinaia di migliaia di anni. Dai risultati si è evidenziato un forte cambiamento nei fossili.
Ciò significava che gli squali sono diventati improvvisamente molto meno comuni, rispetto ai pesci, durante un’era conosciuta come il primo Miocene. Degli 88 gruppi di denticoli inizialmente presenti prima di 19 milioni di anni fa, solo nove sono sopravvissuti in seguito. La riduzione della diversità degli squali suggerisce che hanno sperimentato un’estinzione in quel periodo. Questo evento è stato probabilmente ancora più catastrofico rispetto all’impatto con l’asteroide che ha ucciso i dinosauri 66 milioni di anni fa. Finora, la causa rimane sconosciuta; non ci sono stati cambiamenti climatici significativi nel primo Miocene e non ci sono prove di un impatto di un asteroide in quel periodo.
Foto di Domingo Trejo da Pixabay
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