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Ecco lo squalo della Groenlandia, enorme predatore delle profondità

Gli squali hanno affascinato gli scienziati e il grande pubblico da quando il grande squalo bianco è stato reso popolare dal film “Lo squalo” di Steven Spielberg, ma potrebbe esserci un altro colossale predatore che si nasconde nelle profondità dell’oceano, ancora più imponente del suo più celebre parente. Lo squalo bianco è una specie nota per le sue grandi dimensioni, potendo crescere fino a 6 metri di lunghezza. Sono animali in grado di vivere anche più di 70 anni e possono nuotare a velocità fino a 25 chilometri orari, fattore questo che li rende tra i cacciatori più letali dell’oceano.

Ma c’è un’altro predatore che abita le profondità dell’oceano, che da anni lascia perplessi gli scienziati. Si tratta dello squalo della Groenlandia, una specie che può crescere fino a 7 metri di lunghezza, rendendolo uno dei più grandi pesci dell’Artico e uno dei più grandi mai visti. Sono animali quasi ciechi e in genere si nutrono di carcasse in decomposizione. Gli studi nell’Artico hanno rivelato alcune informazioni sugli squali della Groenlandia, ma poichè vivono in acque profonde e fredde, raramente l’uomo ha occasione di entrarvi in contatto.

 

Lo squalo della Groenlandia è un animale molto sfuggente, che vive in acque molto fredde e profonde

Si avvicinano alla superficie solo nei luoghi in cui l’acqua poco profonda è abbastanza fredda, principalmente nelle acque attorno alla Groenlandia e all’Islanda. Di conseguenza, sono stati a lungo considerati “animali polari”, così come lo squalo dormiente del Pacifico e lo squalo dormiente meridionale. Tuttavia, molti esemplari sono stati segnalati sulle coste di Canada, Portogallo, Francia, Scozia e Scandinavia, cosa che ha indotto gli scienziati a ritenere che essi siano molto più diffusi di quanto si pensi.

Aaron MacNeil dell’Australian Institute of Marine Science, a Townsville, nel Queensland, in merito a questi animali dichiarò nel 2014: “Potrebbero essere diffusi ovunque le acque siano abbastanza fredde e profonde“. Nel 2003, gli scienziati dell’Harbour Branch Oceanographic Institution di Fort Pierce, in Florida, furono i primi a trovarsi faccia a faccia con uno squalo della Groenlandia nelle profondità marine. Lo squalo, che era lungo quasi 5 metri, urtò la loro nave sommergibile a 1.000 metri di profondità nel Golfo del Maine, ma dal momento che quasi nessun animale si immerge così in profondità, questi rari incontri rivelano poco su quanto siano questi squali siano diffusi.

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