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Squalo oceanico: scienziati scoprono uno squalo gigante come un T-Rex nelle acque profonde

Un team di scienziati si è imbattuto in uno squalo capopiatto da 4,9 metri a oltre 500 metri di profondità. Nelle parole degli esperti, che sottolineano come si sappia poco sulla specie, è stato come trovare un “T-Rex in acqua“.

I ricercatori della Florida State University hanno scoperto lo squalo capopiatto (Hexanchus griseus) durante una spedizione con un sommergibile mirato a posizionare un chip di tracciamento sull’enorme predatore marino. Il chip verrà utilizzato per accompagnare lo squalo nei prossimi mesi, fornendo agli scienziati informazioni sulle abitudini e sui movimenti delle specie

Di norma, questa specie vive in una regione oceanica nota come “zona crepuscolare”, un’area situata tra 200 e 1.000 metri di profondità, dove la luce solare che penetra nelle acque non è sufficiente per i microrganismi per eseguire la fotosintesi.

Secondo gli esperti, questo enorme predatore oceanico è noto per i suoi occhi verde brillante e denti forti. Lo squalo capopiatto appartiene ancora a un lignaggio che risale a oltre 180 milioni di anni ed è quindi anteriore a molti dinosauri. “È stato come vedere un T-Rex in acqua” , ha confessato Gavin Naylor, uno degli scienziati a bordo del sommergibile, che ha realizzato come l’incontro sia stato “probabilmente l’esperienza più magica che abbia mai avuto“.

 

Chi è lo squalo capopiatto

Dal 2005, il team è stato in grado di monitorare più di 20 squali. Tuttavia, ha avvertito Naylor, la specie è ancora scarsamente studiata. “Sono stati spesi così tanti soldi per rintracciare gli squali bianchi, e qui abbiamo un predatore di dimensioni comparabili e non sappiamo quasi nulla di questi animali. Questi squali sono davvero rari? La risposta potrebbe risiedere nel fatto che poche persone li cercano”, ha dichiarato Dean Grubbs, lo scienziato che ha guidato la spedizione.

Sebbene preferiscano le acque profonde, gli squalo capopiatto sono già stati avvistati nelle Azzorre e Madera a profondità non superiori a 100 metri. Questi avvistamenti sono anche la prova del poco ancora noto di questa specie.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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